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FX.co ★ L'euro si considera un uccello, ma le sue ali sono fragili.

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Analysis News:::2024-06-25T09:35:31

L'euro si considera un uccello, ma le sue ali sono fragili.

 L'euro si considera un uccello, ma le sue ali sono fragili.

La valuta europea ha guadagnato slancio all'inizio della settimana, ma successivamente è scivolata verso valori più bassi. Gli analisti non sono sorpresi dall'euforia temporanea dell'euro. Infatti il picco di crescita è stato seguito prevedibilmente da un calo. Tuttavia, gli esperti ritengono che l'euro cercherà di riprendersi e di contendere con successo il dollaro americano.

La moneta unica è sotto pressione da quando il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato elezioni anticipate. In questo contesto, la coppia EUR/USD è salita dello 0,44% a 1,0738, anche se ha perso quasi l'1% dall'inizio di giugno. Tuttavia, il tandem cerca l'equilibrio, e con successo. Martedì mattina, 25 giugno, la coppia EUR/USD veniva scambiata vicino a 1,0736, salendo di tanto in tanto.

 L'euro si considera un uccello, ma le sue ali sono fragili.

Tuttavia, nonostante il calo dell'indice Ifo tedesco, la valuta europea ha mostrato una crescita. Secondo i rapporti attuali, a giugno l'indice del clima economico tedesco è sceso a 88,6 punti dai precedenti 89,3 punti a causa del peggioramento delle aspettative del mercato, confermando un'inversione verso il basso. Allo stesso tempo, gli analisti si aspettavano che l'indicatore salisse a 89,4 punti. Questo è il secondo mese di contrazione dell'indice Ifo, quindi gli esperti temono un ulteriore calo.

Tuttavia, le notizie relativamente negative non ostacolano il recupero della moneta unica rispetto ai principali concorrenti, soprattutto al dollaro americano. In questo contesto, lunedì 24 giugno la coppia EUR/USD è salita sopra 1,0720. Gli esperti ritengono che il movimento dell'euro contro la notizia sia una sorta di pullback alla vigilia delle elezioni in Francia. Molti analisti sono propensi a credere che la coppia EUR/USD abbia subito un rimbalzo tecnico, che ha raggiunto il 50% del suo potenziale, formando una resistenza vicino alla soglia di 1,0770.

Secondo gli esperti, dopo le elezioni in Francia, che si terranno domenica 30 giugno, è possibile la cosiddetta "paralisi politica" del potere. Una situazione del genere potrebbe influenzare negativamente la dinamica della moneta unica. Naturalmente, la perdita del controllo sul potere legislativo non è inclusa nel programma di riforma di E. Macron, ma difficilmente questo sarà lo scenario peggiore per l'euro.

Da diversi giorni gli esperti registrano la ripresa del mercato dell'euro, mentre i mercati si preparano ai cambiamenti nella vita politica francese. Allo stesso tempo, c'è il rischio che la maggioranza dei voti alle elezioni vada all'estrema sinistra o all'estrema destra. Ricordiamo che domenica 30 giugno in Francia si svolgerà il primo turno delle elezioni parlamentari. Questa situazione può influenzare in modo significativo la dinamica dell'euro, anche se non è chiaro in quale penderà l'ago della bilancia.

Nel frattempo, la situazione rimane favorevole per la valuta americana. Secondo gli strateghi valutari di HSBC, il biglietto verde rimarrà forte grazie al sostegno dei rendimenti statunitensi e alla divergenza nella politica monetaria. I beni rifugio come l'oro e il dollaro rimarranno in vantaggio durante i periodi geopolitici difficili. Secondo le stime di HSBC, il dollaro statunitense continuerà a rafforzarsi nei prossimi mesi. Allo stesso tempo, l'euro si indebolirà notevolmente rispetto al dollaro.

Al centro dell'attenzione dei trader questa settimana ci sarà l'indice core dei prezzi per le spese per consumi personali (Core PCE) negli Stati Uniti. Questo indicatore d'inflazione, che sarà pubblicato venerdì 28 giugno, è cruciale per la Fed. Un peggioramento dell'indice rafforzerà le aspettative di mercato di un taglio dei tassi chiave a settembre. La probabilità di tale sviluppo è stimata al 70%.

 L'euro si considera un uccello, ma le sue ali sono fragili.

Anche la situazione politica di questa settimana sarà al centro dell'attenzione. Giovedì 27 giugno, dopo la chiusura dei mercati negli Stati Uniti, inizieranno i dibattiti tra i candidati alla presidenza Joe Biden e Donald Trump. Molti analisti tracciano un parallelo tra una potenziale vittoria di Trump e la volatilità del "greenback". Ricordiamo che quando il miliardario era presidente, spesso criticava il valore del dollaro definendolo "troppo alto".

Tuttavia, secondo i calcoli degli strateghi valutari di Goldman Sachs, in caso di vittoria del Partito Repubblicano la valuta americana si apprezzerà. "Una tendenza al rialzo del dollaro se i repubblicani vincono è molto probabile. Trump ha ora proposto diverse potenziali strategie tariffarie, tra cui una tariffa del 10% sulle importazioni e una del 60% sulle importazioni dalla Cina. Ci si aspetta che queste misure rafforzino il greenback attraverso la riduzione delle importazioni e l'aumento della domanda di beni americani", affermano con convinzione in Goldman Sachs.

Molti analisti e partecipanti al mercato concordano con questa affermazione. Le previsioni attuali prevedono un'alta probabilità di vittoria dei repubblicani, il che corrisponde a un conservatorismo fiscale più forte e dà il via libera a ulteriori rafforzamenti del dollaro.

Analyst InstaForex
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