Come previsto, la Federal Reserve ha ridotto i tassi di interesse in modo più aggressivo, non dello 0,25%, come suggeriva la previsione di consenso, ma direttamente dello 0,50%. Tuttavia, nonostante questo, non si è verificato un indebolimento significativo del dollaro statunitense, che alla fine di mercoledì è addirittura cresciuto rispetto a un paniere di valute principali.
Infatti, ieri si è verificato un evento epocale: per la prima volta in quattro anni, la banca centrale americana ha tagliato i tassi non di un quarto di punto percentuale, ma di mezzo punto percentuale. Ma perché allora non abbiamo assistito a un forte calo del dollaro, all'aumento del prezzo dell'oro e di altre materie prime?
Come sottolineato in un precedente articolo, il taglio dei tassi della Fed era già in gran parte scontato nei prezzi. Ecco perché non si è verificato un indebolimento massiccio del dollaro sul mercato Forex, e il prezzo dell'oro, nonostante l'elevata volatilità, non ha mostrato un aumento deciso. Questo è il primo motivo. Il secondo, altrettanto importante, è la retorica di Jerome Powell, presidente della Fed, durante la conferenza stampa post-riunione. Powell ha chiarito che è troppo presto per aspettarsi una riduzione dell'inflazione verso l'obiettivo del 2%, e non ha fatto accenni concreti a ulteriori riduzioni dei tassi. Di fatto, si può dire che al momento non ci sono ragioni per credere che questo taglio dei tassi segni l'inizio di un ciclo. In precedenza, avevo indicato che solo una conferma di ulteriori riduzioni dei tassi avrebbe potuto portare a un ulteriore indebolimento del dollaro e all'aumento del prezzo dell'oro.
Ma allora perché la Fed ha deciso di tagliare i tassi dello 0,50%?
Probabilmente perché non prevede ulteriori riduzioni a breve termine.
Gli unici beneficiari del risultato della riunione della Fed sono stati gli indici azionari, non solo americani, ma anche europei e asiatici. Questo perché la decisione faticosamente presa dalla Fed di tagliare i tassi rappresenta un forte stimolo per riequilibrare i tassi tra la Fed e altre banche centrali, che probabilmente intensificheranno l'allentamento delle loro politiche monetarie.
Cosa possiamo aspettarci oggi sui mercati?
Ritengo che gli operatori di mercato cercheranno motivi per riprendere a vendere dollari, ma probabilmente non si verificheranno movimenti significativi finché il mercato non si stabilizzerà. Perciò, credo che oggi sul mercato Forex, così come sui prezzi dell'oro, assisteremo a una dinamica laterale accompagnata da alta volatilità.
Previsione del giorno:
EUR/USD
La coppia sta tentando di proseguire il rialzo, testando il livello di resistenza di 1,1150. Il superamento di questo livello potrebbe portare la coppia a 1,1200.
GBP/USD
La coppia si trova sotto il livello di resistenza di 1,3260, in attesa del risultato della riunione di politica monetaria della Banca d'Inghilterra. Se la banca centrale britannica lascerà i tassi invariati, possiamo aspettarci un aumento della coppia verso il livello di 1,3365 a causa della divergenza tra i tassi della Fed e quelli della BoE.