La scorsa settimana hanno cominciato ad intensificarsi le voci secondo cui la Fed potrebbe prendere una pausa nel tagliare i tassi di interesse a novembre. Il rapporto sull'occupazione di settembre è stato semplicemente scioccante e i dati sull'inflazione al consumo sono stati deludenti.
Verso la fine della scorsa settimana, sullo sfondo della pubblicazione dei dati sull'inflazione in America, che, insieme ad un fortissimo aumento di nuovi posti di lavoro nel mese di settembre, hanno aumentato significativamente le aspettative che la Federal Reserve potesse prendere una pausa nel ridurre i tassi di interesse durante l'incontro di novembre.
Questi sentimenti sono stati stimolati dall'opinione di alcuni membri della Banca Centrale, che nelle loro interviste o, come M. Bowman già nell'ultima riunione, hanno cominciato a esprimere dubbi sulla necessità di tagliare attivamente i tassi di interesse. Un rapporto molto forte dal mercato del lavoro, che mostra un aumento di 254.000 nuovi posti di lavoro lo scorso mese, è stata una forte conferma dei dubbi di Bowman e di altri rappresentanti dell'ente regolatore. I dati sull'inflazione hanno semplicemente iniziato a distruggere il concetto così meravigliosamente emergente di ulteriori tagli attivi dei tassi. L'assenza di una riduzione significativa dell'inflazione al consumo e, nel caso del suo valore di base, addirittura di un aumento, elimina ogni speranza in una riduzione aggressiva, ma forse anche in una pausa in questo processo. Attualmente questi sentimenti cominciano ad apparire sempre di più nei mercati.
Ma nonostante questi segnali forti, gli operatori di mercato sono ancora dell'opinione che il tasso di interesse di riferimento a novembre potrebbe ancora essere abbassato dello 0,25%. Questa opinione è supportata dalla dinamica dei futures sul tasso dei fondi federali, che mostra quasi il 90% di probabilità della sua riduzione dello 0,25%. In realtà elimina il suo taglio di mezzo punto percentuale.
Ciò riguarda il contesto generale dei mercati. Gli investitori sono ora in attesa di importanti dati sulle vendite al dettaglio e di un nuovo rapporto sulle richieste di sussidio di disoccupazione previsto questa settimana. Inoltre l'accento sarà posto sul discorso del membro della Fed C. Waller.
In mezzo a tutti questi sviluppi, il dollaro americano si è rafforzato a tutti i livelli e si è apprezzato nettamente contro la valuta cinese in seguito ai deludenti annunci di stimoli da parte della Cina nel fine settimana.
Sempre questa settimana si riunirà la BCE e verranno pubblicati i dati sull'inflazione in Gran Bretagna e nell'Eurozona, che dovrebbero mostrare un ulteriore rallentamento dell'inflazione, che costringerà inevitabilmente la BCE e la Banca d'Inghilterra a ridurre ulteriormente i tassi di interesse. Naturalmente, sulla scia del rischio di una pausa nel taglio dei tassi in America e di una loro ulteriore riduzione nell'eurozona e in Gran Bretagna, dovremmo aspettarci un continuo rialzo del tasso di cambio del dollaro rispetto all'euro e alla sterlina britannica.
In generale, osservando tutto ciò che sta accadendo, possiamo supporre che il dollaro abbia tutte le possibilità di rafforzarsi ulteriormente nei confronti delle principali valute, in primo luogo in un contesto di un probabile rallentamento del processo di riduzione dei tassi della Fed e, viceversa, della continuazione della loro riduzioni rispetto a tutte le altre valute ad eccezione del giapponese.
Cosa puoi aspettarti dai mercati oggi?
Credo che con un'alta probabilità la dinamica al rialzo del dollaro sul mercato Forex continuerà anche oggi. Su questa ondata, l'indice ICE del dollaro si consoliderà sopra i 103,00 punti, aprendo la strada ad un'ulteriore crescita a 104,00 punti.
Previsioni del giorno:
AUD/USD
La coppia sta dimostrando un'inversione locale al ribasso sull'onda del rafforzamento delle posizioni del dollaro USA. Il suo calo sotto 0,6715 potrebbe portare la coppia a scendere a 0,6645. Un altro importante aspetto negativo per la coppia è l'aspettativa che la RBA continui a tagliare i tassi.
NZD/USD
La coppia sta anche mostrando un'inversione locale al ribasso in mezzo alla crescente pressione del dollaro USA. Il suo calo al di sotto del livello di 0,6070 potrebbe diventare la base per la caduta della coppia al livello di 0,5975. Inoltre, l'aspettativa di un'ulteriore riduzione dei tassi di interesse da parte della RBNZ è fortemente negativa per la coppia.
