Il mercato del gas ha reagito con una crescita significativa alla notizia che il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato lo stato di emergenza nel settore petrolifero e del gas e ha autorizzato le trivelle nell'Artico. Questa iniziativa ha generato un'ondata di ottimismo tra gli investitori, che si aspettano un aumento della produzione e, di conseguenza, una riduzione della dipendenza dalle importazioni di risorse energetiche. Le riserve di gas, che negli ultimi anni avevano mostrato segni di eccesso, ora sembrano più promettenti.
L'estrazione di giacimenti artici, nonostante i significativi rischi ambientali, apre nuove prospettive per l'economia americana. Grazie a tecnologie avanzate, le aziende statunitensi saranno in grado di sfruttare efficacemente queste risorse, rafforzando a lungo termine la posizione degli Stati Uniti nel mercato energetico globale. Gli investitori hanno già iniziato a destinare capitali a nuovi progetti, fiduciosi nella stabilizzazione dei prezzi del gas e del petrolio.
Tuttavia, occorre considerare i potenziali impatti ambientali di tale decisione. Gli attivisti e molti scienziati mettono in guardia sui rischi per gli ecosistemi artici. Tuttavia, considerando che ieri Trump ha firmato un ordine esecutivo per ritirare gli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi sul clima, sembra che queste questioni non siano tra le sue priorità. Inoltre, il presidente ha firmato un decreto per l'uscita degli Stati Uniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Per quanto riguarda i dazi commerciali, gli Stati Uniti potrebbero introdurre restrizioni sulle importazioni dai paesi BRICS pari almeno al 100%. Dal 1° febbraio, si prevede l'introduzione di tariffe del 25% su tutti i prodotti provenienti da Canada e Messico.
Le dichiarazioni secondo cui i paesi dell'UE dovrebbero acquistare più petrolio e gas dagli Stati Uniti, pena l'introduzione di nuovi dazi, hanno suscitato preoccupazioni tra i politici europei. Tuttavia, è improbabile che queste minacce abbiano un impatto immediato.
Nel mercato circolano voci secondo cui Trump potrebbe evitare l'immediata introduzione delle promesse tariffe punitive sulle importazioni da Cina, Canada e Messico nei primi giorni della sua presidenza. Questo potrebbe essere un tentativo di indurre i politici di questi paesi a fare concessioni in materia commerciale. Tuttavia, come dimostra la storia, tali concessioni sono difficilmente realizzabili.
Per quanto riguarda la Russia, Trump ha dichiarato che preferisce i dazi come misura di pressione piuttosto che le sanzioni. "Sanzioni o dazi. Credo che la parola dazi sia migliore, perché rafforza il dollaro. Penso che i dazi siano più efficaci", ha affermato Trump. Non è chiaro se ciò sia positivo per la Russia, ma la rimozione delle sanzioni aprirebbe l'accesso al GNL economico per i mercati vicini, lasciando la questione dei dazi come un problema separato.
La revoca delle sanzioni potrebbe offrire nuove opportunità alla Russia nei mercati internazionali. Il GNL economico, attualmente utilizzato dall'Europa, potrebbe rafforzare la posizione della Russia come uno dei principali attori nel settore energetico, consentendo l'esportazione di gas verso Europa e Asia, dove la domanda di energia continua a crescere. Questo migliorerebbe la situazione economica del paese, stimolando nuovi progetti e investimenti nelle infrastrutture.
Tuttavia, i dazi proposti da Trump potrebbero rappresentare una sfida significativa per l'economia russa, soprattutto se applicati a beni o servizi chiave. Questo potrebbe ridurre la competitività internazionale, spingendo altri paesi a cercare fornitori alternativi. Per la Russia ciò potrebbe significare una perdita di posizioni di mercato.
Inoltre, l'introduzione di tariffe potrebbe dare luogo a misure di ritorsione da parte di altri paesi, il che potrebbe esacerbare i conflitti commerciali internazionali. In questo contesto, è importante che la Russia adatti la propria strategia economica per ridurre al minimo i potenziali rischi e sfruttare le nuove opportunità.
Dal punto di vista tecnico per NG, gli acquirenti devono concentrarsi sul recupero del livello di 4.062$. Una rottura di questa fascia aprirebbe la strada verso 4.373$, con un possibile ritorno ai livelli di aprile 2023 intorno a 4.810$. L'obiettivo a lungo termine sarebbe l'area di 5.200$. In caso di scenario correttivo, il primo livello di supporto si trova intorno a 3.734$; una rottura di questa fascia potrebbe spingere rapidamente il prezzo verso 3.422$, con un possibile obiettivo finale a 3.104$.
