I futures sugli indici azionari statunitensi hanno iniziato la settimana con un leggero calo, ma sono poi tornati in territorio positivo, nonostante le nuove minacce di imposizione di dazi. Donald Trump ha annunciato una tariffa del 25% sull'importazione di acciaio e alluminio, una misura che in passato aveva causato turbolenze sui mercati. Tuttavia, gli investitori non hanno fretta di vendere.
Essi si concentrano su fattori macroeconomici più ampi, come l'atteso discorso del presidente della Fed Jerome Powell e i dati economici chiave, che potrebbero fornire indicazioni sulla futura politica monetaria.
Venerdì, i principali indici hanno subito un brusco calo: Il Dow Jones e lo S&P 500 sono scesi di circa l'1%, il Nasdaq ha perso l'1,36%. Tuttavia, la reazione attuale del mercato suggerisce che gli investitori stanno iniziando ad adattarsi alla tensione commerciale e considerano le tariffe come un fattore di lungo periodo, piuttosto che un rischio immediato.
Il mercato azionario e la nuova realtà del protezionismo
Il protezionismo non è più una misura temporanea, ma sta diventando una strategia di lungo termine nella politica degli Stati Uniti.
Il ritorno alla produzione nazionale, il rafforzamento della domanda interna e la riallocazione dei capitali nelle aziende che beneficiano della localizzazione delle catene di approvvigionamento potrebbero diventare temi chiave dei prossimi anni.
Ciò è confermato dagli investimenti in crescita nell'industria americana i produttori di semiconduttori come Nvidia AMD e Broadcom continuano a trarre vantaggio dalla strategia degli Stati Uniti di ridurre la dipendenza dai chip asiatici.
Allo stesso tempo le aziende legate al settore della difesa e all'indipendenza energetica come Lockheed Martin ed ExxonMobil ricevono un significativo supporto.
I vecchi principi della globalizzazione stanno lasciando spazio a una nuova economia orientata alla sostenibilità e alla sicurezza geopolitica. Gli investitori stanno rivedendo le loro strategie concentrandosi sempre più sulle aziende capaci di adattarsi al cambiamento protezionistico.
Costco e Walmart continuano a rafforzare il controllo sulle catene di approvvigionamento mentre Caterpillar e Honeywell beneficiano dei grandi investimenti infrastrutturali.
Analisi tecnica di S&P 500 e Nasdaq 100
L'indice S&P 500 viene attualmente scambiato intorno a 6.070 punti, continuando a consolidarsi vicino ai livelli critici. La principale resistenza si trova nella zona 6.100–6.120, dove potrebbe verificarsi una presa di profitto.
Se l'indice riuscirà a superare questo livello il prossimo obiettivo sarà 6.150. Tuttavia una rottura al ribasso del livello 6.050 porterà a un test di 6.000 e in caso di aumento delle vendite a una discesa verso l'area di 5.950 dove si trova un supporto chiave.
L'RSI 14 rimane intorno a 55 indicando una condizione neutrale del mercato mentre il MACD non segnala ancora un brusco cambiamento di tendenza.
L'indice Nasdaq 100 è scambiato vicino a 21.770 dimostrando forza nonostante la pressione dei fattori macroeconomici. La resistenza principale si trova nella zona 21.850-22.000 dove il mercato potrebbe rallentare la crescita.
Se il Nasdaq supererà 22.000 si creeranno i presupposti per il test di nuovi massimi. Tuttavia un indebolimento del settore tecnologico causato dall'incertezza della politica monetaria e dai rischi commerciali potrebbe portare a un ritracciamento verso 21.600 e in caso di vendite più forti a 21.400.
L'RSI 14 a livello 58 indica un mercato stabile ma non surriscaldato mentre il MACD conferma per ora l'impulso rialzista.
Nelle prossime settimane la dinamica di Nasdaq 100 e S&P 500 dipenderà dalle decisioni della Fed dai dati economici e dalla capacità del settore tecnologico di compensare la pressione dei dazi.
Gli investitori devono prepararsi alla volatilità e cercare opportunità nei settori che beneficiano del nuovo paradigma economico.
