I futures sulle azioni statunitensi rimangono stabili mercoledì, ma il mercato azionario continua a digerire le conseguenze della politica commerciale di Trump e i commenti del presidente della Fed Jerome Powell.
Martedì, il Nasdaq 100 è sceso dello 0,36%, mentre il Dow e lo S&P 500 hanno registrato una crescita moderata. Questo divario nella dinamica è legato a diversi fattori chiave che hanno esercitato una pressione maggiore sul settore tecnologico.
La principale causa della flessione del Nasdaq è stata la crescente preoccupazione per le tariffe del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. Questa misura rischia di aumentare i costi di produzione per le aziende tecnologiche, in particolare quelle che dipendono da materiali importati e da complesse catene di approvvigionamento.
A differenza dei giganti industriali tradizionali, che potrebbero beneficiare delle politiche protezionistiche, il settore tecnologico si trova ad affrontare il rischio di un aumento dei costi e di un deterioramento dei margini di profitto.
Il secondo fattore negativo è la posizione cauta della Fed, ribadita da Jerome Powell davanti alla Commissione bancaria del Senato. Il presidente della Fed ha chiarito che l'istituto centrale non vede ancora la necessità di un immediato taglio dei tassi, citando un'economia solida e un'inflazione ancora superiore al target del 2%.
Questo scenario peggiora le prospettive per gli asset ad alto rischio, come le azioni tecnologiche, poiché tassi di interesse più bassi di solito fungono da catalizzatore per la loro crescita.
Il terzo fattore è l'attesa per i dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI), che verranno pubblicati mercoledì. Se l'inflazione dovesse risultare superiore alle previsioni, ciò potrebbe rafforzare l'orientamento restrittivo della Fed e prolungare il periodo di alti costi di finanziamento, infliggendo un ulteriore colpo al settore tecnologico.
Ulteriori pressioni potrebbero derivare dai prossimi report sugli utili di Cisco Systems, CVS Health, Kraft Heinz, MGM Resorts e Robinhood. Se i risultati aziendali dovessero deludere, il Nasdaq 100 potrebbe continuare a scendere.
S&P 500 – test del livello 6.100, il mercato è vicino a un impulso
Lo S&P 500 si trova a 6.074, cercando di mantenersi sopra 6.050, che funge da supporto locale. Se gli acquirenti riusciranno a difendere questo livello, il movimento verso 6.100 sarà probabile, poiché rappresenta una resistenza chiave. Un consolidamento sopra 6.100 aprirebbe la strada verso 6150–6180, dove il mercato potrebbe affrontare una nuova ondata di prese di profitto.
Se invece 6.050 venisse rotto al ribasso, la correzione potrebbe estendersi fino a 6.000, dove si trova un supporto più forte. In caso di aumento della pressione di vendita, il calo potrebbe continuare fino a 5.950, un livello critico per i rialzisti.
Indicatori:
RSI (14) = 57 – il mercato rimane in una zona neutrale, ma segnala una possibile crescita.
MACD – il segnale rialzista è ancora presente, ma l'impulso si sta indebolendo.
SMA a 50 giorni – situata intorno a .5950, rendendo questo livello fondamentale in caso di correzione.
Se il mercato manterrà il livello di 6.050, le possibilità di un rialzo fino a 6.100 rimarranno intatte. Tuttavia, una rottura al ribasso potrebbe rafforzare il sentiment correttivo.
Nasdaq 100 – test della resistenza a 21.750, il mercato rallenta la crescita
Il Nasdaq 100 era a 21.733 al momento dell'analisi, rimanendo in una zona di trend rialzista locale, ma incontrando resistenza tra 21.750 e 21.800. Questa è un'area in cui in precedenza si sono verificate prese di profitto.
Se l'indice riuscirà a consolidarsi sopra 21.800, si creeranno le condizioni per testare 22.000, un livello cruciale per un ulteriore movimento rialzista.
Tuttavia, la pressione sul settore tecnologico persiste, soprattutto dopo le dichiarazioni della Fed. Se il mercato non riuscirà a superare 21.800, potrebbe verificarsi un ritracciamento verso 21.600, mentre una rottura al ribasso potrebbe portare il Nasdaq 100 fino a 21.400, un'area di consolidamento precedente.
Indicatori:
RSI (14) = 60 – il mercato si sta avvicinando alla zona di ipercomprato, il che potrebbe limitare ulteriori rialzi.
MACD – continua a mostrare un trend rialzista, ma la divergenza con il prezzo suggerisce una possibile correzione.
SMA a 50 giorni – situata intorno a 21.500, rendendo questo livello un supporto chiave.