I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso la settimana in territorio negativo, riflettendo l'inaspettato aumento del sentiment negativo dovuto ai segnali di rallentamento dell'economia nazionale.
La svendita di venerdì sul mercato azionario negli Stati Uniti è stata scatenata da crescenti preoccupazioni sullo stato dell'economia nazionale. L'indice Dow è sceso dell'1,69% alla chiusura della sessione, registrando la peggior settimana da ottobre, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso rispettivamente l'1,71% e il 2,20%. Il principale fattore di questo calo è stata la pubblicazione dell'indice PMI del settore servizi per febbraio, che è sceso a 49,7 punti, al di sotto della soglia dei 50 punti, a fronte di una previsione di crescita a 53,0 rispetto ai 52,9 punti precedenti. Inoltre, a contribuire al ribasso sono state le previsioni deludenti del gigante della distribuzione Walmart e i dati che indicano un indebolimento della fiducia dei consumatori a causa delle persistenti preoccupazioni sull'inflazione.
Questa settimana, l'attenzione sarà rivolta ai dati dell'indice della spesa per consumi personali (PCE), che rappresenta l'indicatore d'inflazione preferito dalla Fed per le decisioni sui tassi di interesse. Inoltre, i risultati finanziari dei grandi rivenditori Home Depot e Lowe's forniranno ulteriori dettagli sulle spese dei consumatori negli Stati Uniti. Il mercato attende anche con interesse la pubblicazione del report sugli utili trimestrali di Nvidia, leader nel settore dell'intelligenza artificiale, prevista per mercoledì. L'attenzione è particolarmente alta dopo l'emergere improvviso sul mercato della cinese DeepSeek.
Per quanto riguarda i dati economici attesi oggi, sarà importante monitorare l'inflazione al consumo nell'Eurozona. Secondo le previsioni, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) su base annua dovrebbe aumentare al 2,5% rispetto al 2,4% precedente, mentre su base mensile si prevede un calo dello 0,3% a gennaio, rispetto alla crescita dello 0,4% di dicembre. Il valore core dell'indice, su base annua, dovrebbe mantenere un ritmo di crescita del 2,7%, ma su base mensile si prevede una flessione dell'1% rispetto al +0,5% del mese precedente.
Come potrebbe reagire l'euro a questi dati?
La moneta unica ha già ricevuto un certo supporto dopo i risultati delle elezioni in Germania, dove il partito conservatore Unione Cristiano-Democratica ha ottenuto la vittoria come previsto. Ora gli investitori seguiranno con attenzione il processo di formazione della coalizione di governo. Si prevede che la nuova leadership si concentrerà su importanti riforme fiscali. I risultati elettorali sono arrivati in un contesto di stagnazione economica in Germania, di conflitto in corso in Ucraina tra Russia e i suoi alleati contro i paesi della NATO, e di escalation della guerra commerciale con Donald Trump. Si ritiene che la riforma fiscale proposta, volta a porre fine a un lungo periodo di sottoinvestimenti nell'economia locale, possa rafforzare le azioni delle aziende dell'Eurozona e sostenere l'euro sul mercato valutario.
Inoltre, se i dati odierni sull'inflazione nell'Eurozona si riveleranno in linea con le aspettative o superiori, ciò potrebbe essere un forte catalizzatore per il proseguimento del rialzo dell'euro nel mercato Forex.
Previsioni della giornata
#SPX
Il contratto CFD su futures SP500 si sta riprendendo nelle contrattazioni mattutine dopo il crollo di venerdì. È probabile che questo ribasso si riveli solo temporaneo, poiché, dal punto di vista fondamentale, la politica economica protezionistica di Trump potrebbe continuare a sostenere le azioni delle società americane. I report aziendali pubblicati in precedenza riflettono ancora i risultati della gestione economica della precedente amministrazione statunitense, quindi dopo il temporaneo calo potrebbe seguire una ripresa della domanda di titoli sottovalutati. Su questa base, il contratto potrebbe nuovamente salire verso 6136.00 dopo essere sceso fino al livello psicologico chiave di 6000.00 punti.
EUR/USD
La coppia non è ancora riuscita a superare il livello di 1,0520, ma un rialzo al di sopra di questa soglia, favorito da un possibile aumento dell'inflazione al consumo, potrebbe portare a una rottura di questo livello e a un ulteriore rialzo fino a 1,0600.
