Divulgati ieri, i dati sull'inflazione nell'Eurozona hanno leggermente rallentato la crescita dell'euro sullo sfondo della continua crescita del mercato azionario (Dow Jones 0,51%). Tuttavia, se teniamo conto di tale crescita del mercato azionario nel contesto del divieto di esportazione di metalli delle terre rare da parte della Cina, della complessità dei processi negoziali degli USA con la stessa Cina e con l'Europa, degli indizi di ripristino delle forniture di gas russo all'Europa attraverso l'Ucraina, dell'imminente carenza energetica globale con lo sviluppo dell'IA, del disegno di legge in esame al Congresso su una tassa del 20% sul reddito degli investitori stranieri, ecco che questa crescita può essere definita troppo ottimistica.
Quindi, l'IPC di base della zona euro per maggio è diminuito dal 2,7% al 2,3% a/a, a fronte di una previsione del 2,4%, mentre l'IPC totale è diminuito dal 2,2% al 1,9% a/a, rispetto all'audace previsione del 2,0%.
L'euro però è di nuovo ottimista – il declino di ieri non ha raggiunto nessuna linea-indicatore su scala giornaliera, e la mattinata di oggi è iniziata con una crescita. Anche la linea-indicatore dell'oscillatore Marlin si è trasformata in una crescita e non ha raggiunto il limite con il territorio della tendenza ribassista. Solo in caso di consolidamento del prezzo al di sotto della linea di tendenza, ovvero sotto al valore di 1,1343, è possibile che si sviluppi una profonda correzione (1,1066). Ma anche per lo sviluppo della crescita il prezzo dovrebbe superare la resistenza più vicina di 1,1420. Obiettivi precedenti: 1,1535, 1,1692.
Nel grafico H4 di ieri, il prezzo si è consolidato al di sotto della linea di tendenza. È molto probabile che tale consolidamento fosse falso, dal momento che l'oscillatore Marlin si gira al rialzo dalla linea zero. Riteniamo che il consolidamento del prezzo oltre 1,1420, a differenza della situazione del 2-3 giugno (rettangolo grigio), diventerà una struttura valida con lo sviluppo di una tendenza rialzista.
