La moneta europea continua a perdere nella coppia con il dollaro USA, anche se alcuni politici europei, nelle loro dichiarazioni, non sono più così morbidi come erano prima.
Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel, ad esempio, nel corso di un'intervista ha chiesto cautela nelle prossime mosse della Banca centrale europea sui tassi di interesse. Il suo appello arriva sullo sfondo di crescenti preoccupazioni circa la sostenibilità dell'inflazione nell'Eurozona e il potenziale impatto di un ulteriore allentamento della politica monetaria.
Nagel ha sottolineato che nonostante una certa riduzione dell'inflazione negli ultimi mesi, essa corre ancora il rischio di crescere a causa dei dazi commerciali di Trump. Il presidente della Bundesbank ha inoltre osservato che la pressione inflazionistica di base, escludendo componenti volatili quali i prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, rimane costante, indicando dunque la necessità di rimanere vigili.
Nagel ha poi espresso preoccupazione in merito ai potenziali rischi per la crescita economica, osservando che l'economia europea deve già far fronte a una serie di sfide, tra cui le conseguenze dei dazi commerciali USA e l'incertezza globale. In tale contesto, ha dunque chiesto un approccio più equilibrato e graduale al cambiamento della politica monetaria, suggerendo alla BCE di monitorare attentamente i dati economici e di valutare l'impatto cumulativo dei precedenti tagli dei tassi prima di prendere una decisione sulle prossime mosse. Ha poi sottolineato l'importanza di comunicare con i mercati per evitare shock imprevisti e garantire elasticità nell'adattamento a condizioni così mutevoli.
Stando alle sue parole, in termini di politica monetaria "è ora necessario avere la mano ferma", e sarà probabilmente settembre il momento giusto per "rivalutare" la situazione.
Dopo otto riduzioni dei tassi da giugno 2024 a giugno 2025, ci si aspetta che nella riunione di luglio rimangano invariati. A fare maggiore chiarezza sarà comunque la riunione della BCE del 10-11 settembre, nel corso della quale saranno pubblicate le nuove previsioni economiche.
"La politica di aumento delle tariffe del presidente USA Donald Trump, periodicamente rinnovata, oscura le prospettive", ha affermato Nagel, aggiungendo che il suo impatto sull'inflazione è estremamente incerto. "L'incertezza legata ai dazi mette a dura prova i mercati finanziari e danneggia lo sviluppo economico", ha dichiarato a una testata tedesca. "L'obiettivo dell'Unione europea dovrebbe essere un rapido accordo con gli Stati Uniti", ha affermato Nagel, ma non a tutti i costi.
Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico EUR/USD, ora gli acquirenti devono pensare a come raggiungere il livello di 1,1625. Solo questo permetterà di mirare al test di 1,1660. Da lì si potrà salire a 1,1690, ma riuscirci senza il sostegno dei principali operatori sarà piuttosto problematico. L'obiettivo più lontano è il massimo di 1,1720. In caso di calo dello strumento di trading intorno al livello di 1,1590, ci si aspettano azioni significative da parte dei grandi acquirenti. Se lì non dovesse esserci attività, non sarebbe male aspettarsi un aggiornamento del minimo di 1,1550, o un'apertura di posizioni lunghe da 1,1495.
Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico GBP/USD, gli acquirenti della sterlina devono conquistare la resistenza più vicina a 1,3420. Solo questo permetterà di puntare a 1,3464, oltre cui sarà piuttosto difficile sfondare. L'obiettivo più lontano sarà intorno a 1,3500. In caso di calo della coppia, gli orsi cercheranno di riprendere il controllo sopra 1,3375. Se ci riusciranno, la rottura di questo intervallo infliggerà un duro colpo alle posizioni dei tori e spingerà la coppia GBP/USD verso il minimo di 1,3335, con la prospettiva di un'estensione a 1,3290.