Buongiorno, cari trader! Nella giornata di martedì la coppia EUR/USD ha proseguito il declino e ha subito un brusco calo di 85 PIP. Il consolidamento del corso della coppia al di sotto di 1,1645 consente di prevedere un proseguimento del declino verso il successivo livello di correzione del 100,0% – 1,1574. Il rimbalzo delle quotazioni dal livello di 1,1645 permette anche di aspettarsi un nuovo calo. Il rimbalzo delle quotazioni dal livello di 1,1574 giocherà a favore della valuta europea e di un certo rialzo verso 1,1645.
La situazione delle onde sul grafico orario rimane semplice e comprensibile. L'ultima onda rialzista completata ha superato il picco dell'onda precedente, mentre la nuova onda ribassista non si è avvicinata al minimo precedente. Così, in questo momento, la tendenza rimane rialzista. La mancanza di progressi reali nei negoziati tra gli USA e i loro partner commerciali, la scarsa probabilità di conclusione di accordi commerciali con la maggior parte dei Paesi e il nuovo aumento delle tariffe indicano prospettive molto infelici per gli orsi, che pure nelle ultime settimane hanno attaccato.
L'unico motivo del crollo della coppia EUR/USD di martedì è stato l'indice dei prezzi al consumo USA. L'inflazione negli Stati Uniti è aumentata al 2,7%, confermando così le aspettative più tenebrose della Fed e di Jerome Powell. Poiché il presidente della Fed aveva ragione circa l'impatto delle tariffe commerciali sull'inflazione, non ci si dovrebbe attendere un allentamento della politica monetaria nella prossima riunione. Dubito anche che l'inflazione non accelererà ulteriormente nei prossimi due mesi, e dunque non mi aspetto una riduzione dei tassi di interesse neanche a settembre. Proprio sulla base di questo presupposto gli orsi hanno effettuato l'ennesimo attacco delle ultime 3 settimane. A mio parere, il dollaro avrebbe potuto benissimo fare a meno di un rialzo così marcato martedì, dato che la Fed ripete ormai da tre mesi la stessa cosa: i parametri della politica monetaria non cambieranno finché la guerra dei dazi di Donald Trump non avrà manifestato a pieno i suoi effetti. Ne consegue che la Fed è ora nella stessa posizione di attesa di tre mesi fa. In tale contesto, il rapporto sull'inflazione non ha né indebolito nè rafforzato le aspettative "accomodanti" del mercato.
Nel grafico su 4 ore, la coppia ha completato il consolidamento al di sotto del livello di 1,1680 e al di sotto del corridoio di tendenza rialzista. La tendenza "toro" inizia dunque a cambiare in "orso", ma non mi affretterei a trarre conclusioni così forti. Nonostante la crescita del dollaro per la terza settimana consecutiva, la sua base fondamentale è ancora molto debole. Ho l'impressione che il mercato non sia pronto ad acquistare dollari in un'ottica di diversi mesi o anni. I trader non capiscono quali saranno gli effetti della guerra commerciale per gli stessi Stati Uniti, pertanto l'attuale crescita del dollaro pare come un tentativo di indurli in errore.
Rapporto Commitments of Traders (COT):
Nel corso dell'ultima settimana di rendicontazione, i trader professionisti hanno aperto 1188 contratti Long e 4786 contratti Short. L'umore del gruppo "Non commercial" rimane rialzista grazie a Donald Trump e si rinforza con il passare del tempo. Il numero totale di contratti Long concentrati nelle mani degli speculatori è ora pari a 225.000, mentre quello dei contratti Short è di 117.000; il divario (con rare eccezioni) è in costante aumento. Pertanto, l'euro è richiesto, ma il dollaro no. La situazione non cambia.
Per ventidue settimane di fila, gli operatori principali si sono liberati delle posizioni Short e hanno accumulato quelle Long. La differenza tra la politica monetaria della BCE e quella della Fed è molto seria, ma la politica di Donald Trump è un fattore più significativo per i trader, poiché può causare una recessione dell'economia americana e molti altri problemi di lunga durata e di natura strutturale per gli USA.
Calendario delle notizie per USA ed UE:
USA – Indice dei prezzi alla produzione (12-30 UTC).
USA – variazione nei volumi di produzione industriale (13- 15 UTC).
Il 16 luglio, il calendario degli eventi economici presenta due voci, nessuna delle quali può essere considerata importante. Nella giornata di mercoledì l'influenza del contesto informativo sull'umore del mercato sarà estremamente debole.
Previsioni EUR/USD e consigli per i trader:
Non considererei le vendite della coppia oggi, poiché tutto il movimento delle ultime settimane è troppo debole e instabile. Gli acquisti sono possibili in caso di ritiro dal livello di 1,1574 nel grafico orario con obiettivo a 1,1645, poiché le posizioni dei tori ancora sembrano molto più convincenti delle posizioni degli orsi. È possibile acquistare anche in caso di chiusura sopra il livello di 1,1645 con obiettivo a 1,1712.
Le griglie dei livelli di Fibonacci sono costruite tra 1,1574–1,1066 nel grafico orario e tra 1,1214–1,0179 nel grafico su 4 ore.