La gloria non dura per sempre. Ciò che oggi sembra ideale, domani diventa ordinario. In questo contesto, ogni segno di debolezza dell'eroe diventa una catastrofe. Alla fine del 2025, il mercato azionario statunitense sta riconsiderando le aspettative riguardo all'intelligenza artificiale e ai titoli delle aziende tecnologiche a essa collegate. La diversificazione mista dei principali indici di borsa indica che gli investitori hanno smesso di acquistare i ribassi, un segnale allarmante per il mercato "rialzista".
L'indice Dow Jones ha registrato il 17° record nel 2025 grazie alle notizie sulla ripresa delle attività del governo, mentre l'S&P 500 è aumentato leggermente e il NASDAQ 100 è sceso. Nel mercato si osserva una diversificazione dei portafogli. Le azioni di grandi banche, compagnie aeree e produttori di beni di consumo vengono acquistate attivamente per le aspettative di un'accelerazione della crescita economica. Il settore tecnologico, invece, si trova in un momento difficile.
Dinamica degli indici azionari USA
I dubbi sull'efficacia degli enormi investimenti nell'intelligenza artificiale e la sopravvalutazione fondamentale delle azioni della "Magnificent Seven" stanno spingendo i trader a ristrutturare i propri portafogli. I titoli di NVIDIA, Microsoft e Amazon vengono scambiati a oltre 30 volte le previsioni sugli utili attesi nei prossimi 12 mesi. OpenAI prevede di investire circa 1,4 trilioni di dollari nell'IA nei prossimi 8 anni, mentre i ricavi dell'azienda ammontano solo a 20 miliardi di dollari.
L'implementazione dell'intelligenza artificiale richiede enormi data center, chip moderni e rack di server, che non possono essere allestiti rapidamente. OpenAI intende aumentare i ricavi attraverso nuovi dispositivi consumer, robotica e servizi di cloud computing, ma al momento non sono ancora sufficientemente disponibili. Non sorprende quindi che gli investitori nutrano dubbi sulle prospettive e si allontanino dal settore tecnologico.
Rapporto prezzo/utili delle aziende e degli indici di borsa
Il periodo della rendicontazione aziendale volge al termine, e l'attenzione degli investitori si sta spostando verso la politica monetaria della Fed. Lo shutdown del governo ha costretto la banca centrale a muoversi nell'incertezza. La sua conclusione comporterà una massiccia pubblicazione di rapporti. Tuttavia, non tutte le informazioni saranno disponibili. La Casa Bianca ha dichiarato che i dati di ottobre riguardanti l'occupazione e l'inflazione sono andati perduti in modo irreversibile.
Un ostacolo per i "tori" dell'S&P 500 è rappresentato dalla presidente della Federal Reserve di Boston, Susan Collins. Ha affermato che l'asticella per continuare il ciclo di espansione monetaria a dicembre è alta. Ha votato per un abbassamento dei tassi a ottobre a causa di un significativo raffreddamento del mercato del lavoro, ma da allora la situazione si è stabilizzata. Un costo di finanziamento più basso allungherà i tempi per un ritorno dell'inflazione al target.
La retorica "falco" ha costretto i derivati a ridurre le probabilità di un allentamento della politica monetaria della Fed entro la fine dell'anno al 55% e ha raffreddato l'ardore dei "tori" nel mercato azionario americano.
Tecnicamente, sul grafico giornaliero dell'S&P 500 è in corso una lotta per il fair value a 6850. La vittoria dei compratori permetterebbe di espandere le posizioni long precedentemente formate, mentre una sconfitta costituirebbe una base per vendite.
