La coppia euro-dollaro continua a testare il livello di supporto a 1,1580, corrispondente alla linea centrale delle Bollinger Bands sul grafico giornaliero. Nonostante i numerosi tentativi compiuti durante questa settimana, i venditori di EUR/USD non sono riusciti a superare questa barriera di prezzo. Anzi, non sono riusciti nemmeno a stabilizzarsi al di sotto di essa. Sebbene ci sia chiaramente una predominanza di sentiment ribassista sulla coppia, i compratori, se reagiscono, si limitano a correzioni di 20-30 punti. I trader di EUR/USD (sia acquirenti che venditori) sono visibilmente cauti in previsione della pubblicazione del principale report della settimana.

Domani, 20 novembre, negli Stati Uniti sarà pubblicato il tanto atteso rapporto macroeconomico. Scopriremo i dati ufficiali sul mercato del lavoro per settembre. Il rilascio è in notevole ritardo, poiché inizialmente previsto per il 3 ottobre. Due giorni prima della pubblicazione però negli USA è iniziato lo shutdown, durato poi un record di 43 giorni. Pertanto, conosceremo solo domani le cifre di settembre.
Si tratta di un rapporto molto atteso, poiché la Fed è praticamente divisa in due fazioni: una sostiene una posizione di attesa, temendo un aumento dei rischi inflazionistici, mentre l'altra chiede un abbassamento dei tassi di interesse a dicembre, evidenziando il deterioramento della situazione nel mercato del lavoro.
Nel frattempo, i segnali "moderatamente falchi" stanno diventando sempre più frequenti e forti, portando la maggior parte dei trader a rivedere le proprie previsioni. Secondo i dati dello strumento CME FedWatch, la probabilità di un abbassamento dei tassi nella riunione di dicembre è attualmente del 48%, mentre un mese fa il mercato era praticamente certo che il regolatore avrebbe effettuato un ulteriore passo verso l'allentamento della politica monetaria entro la fine dell'anno (la probabilità era stimata tra il 90% e il 95%).
Considerando questo "antefatto", i Non-farm Payrolls assumono un'importanza particolare. Se il rapporto risulterà peggiore delle previsioni (abbastanza deboli), la bilancia penderà nuovamente in favore di uno scenario "colomba". Ciò significa che la probabilità di un abbassamento dei tassi di interesse aumenterà fino al 60-70%, e il dollaro subirà nuovamente pressioni. Tuttavia, se il rapporto rimanesse almeno a livello previsto (per non parlare di una zona positiva), il "greenback" vedrà un aumento della domanda, in concomitanza con un indebolimento delle aspettative "colomba".
Ancor prima dello shutdown, cioè in previsione del rilascio programmato, la maggior parte degli analisti ha dichiarato che il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti a settembre probabilmente rimarrà al livello di agosto, cioè al 4,3%. Inoltre, gli esperti prevedevano un debole incremento del numero di occupati nel settore non agricolo, pari a sole 50.000 unità (dopo un incremento di 22.000 ad agosto). L'incremento della retribuzione oraria media dovrebbe rimanere al livello del mese precedente, cioè al 3,7%.
È importante notare che i trader sono "pronti" a risultati deboli dai Non-farm, poiché i report non ufficiali hanno segnalato tendenze negative. Basti ricordare il rapporto ADP, che è uscito in "zona rossa". L'indicatore è sceso per la prima volta in quattro anni in territorio negativo, riflettendo il continuo rallentamento del mercato del lavoro USA. Secondo le stime degli specialisti ADP, il numero di occupati nel settore privato è diminuito di 29.000 unità a settembre (il valore più basso dal dicembre 2020), mentre la maggior parte degli analisti prevede un debole, ma comunque positivo, incremento di 50.000 unità.
Allo stesso modo, i rapporti della società di reclutamento Challenger, Gray & Christmas mostrano che a settembre e ottobre le aziende americane hanno continuato a ridurre i posti di lavoro. Le categorie più vulnerabili includono i lavoratori di magazzino, i dipendenti delle industrie tecnologiche e del settore alimentare.
Questi segnali negativi (i rapporti ADP e Challenger) suggeriscono che i Non-farm Payrolls di settembre e (soprattutto) ottobre rifletteranno la situazione negativa nel mercato del lavoro statunitense.
Il rapporto di ottobre non verrà probabilmente pubblicato a causa dello shutdown, quindi tutta l'attenzione del mercato sarà rivolta ai dati di settembre. A seguito del rilascio di domani, la coppia EUR/USD potrebbe scendere verso il fondo della 15ª figura e successivamente al livello di supporto di 1,1480 (linea inferiore dell'indicatore Bollinger Bands sul timeframe D1), oppure potrebbe tornare nella zona della 16ª figura, verso il livello di resistenza di 1,1650 (limite inferiore della nuvola Kumo sullo stesso timeframe).
Un altro rilascio che suscita un certo interesse è quello delle Unemployment Claims. Nonostante si tratti di un indicatore secondario, costituisce un dato più tempestivo sulla situazione del mercato del lavoro americano. Insieme agli altri rapporti ufficiali, il BLS ha smesso di pubblicare i rapporti settimanali sulle Unemployment Claims, quindi anche in questo caso c'è un certo grado di incertezza.
In altre parole, il mercato del lavoro statunitense, dopo la giornata di domani, potrebbe diventare un alleato del dollaro o trasformarsi in una pesante ancora. In vista di tali dati significativi, per la coppia EUR/USD è opportuno mantenere una posizione di attesa, anche a fronte delle attuali tendenze ribassiste. Innanzitutto, i Non-farm payrolls hanno la capacità di "ridefinire" il quadro fondamentale per il dollaro. E in secondo luogo, i ribassisti di EUR/USD non sono ancora riusciti a superare il livello di supporto di 1,1580 e a stabilizzarsi sotto di esso. Tutto ciò indica incertezza tra i trader, sia tra compratori che venditori.