Tutti i problemi sono nella testa. Gli eventi ce li ricordano. Così, le voci sulla nomina di Kevin Hassett a presidente della Fed e la presentazione del progetto di bilancio britannico hanno richiamato l'attenzione dei mercati finanziari sulle gravi difficoltà fiscali che gli Stati Uniti stanno affrontando. Questo è stato sufficiente ai rialzisti della coppia XAU/USD per tentare di ripristinare il trend rialzista.
L'oro è salito per il quarto mese consecutivo. Cinque degli ultimi sei mesi, incluso novembre, si sono chiusi in territorio positivo per il metallo prezioso. È sulla buona strada per il suo miglior risultato annuale dal 1979 grazie agli afflussi di capitali negli ETF, alla domanda di lingotti da parte delle banche centrali, alla geopolitica e alle aspettative di un taglio del tasso dei fondi federali da parte della Fed. A parte restano i problemi fiscali degli USA.
Variazione mensile dell'oro
I massicci tagli fiscali di Donald Trump potrebbero aumentare il debito nazionale al 129% del PIL entro il 2034. Gli Stati Uniti stanno già pagando interessi ingenti per il suo servizio. Questi raggiungono il 17% del bilancio, più della spesa per la difesa. I costi per il servizio del debito sono estremamente sensibili ai tassi di interesse. Non sorprende che la Casa Bianca chieda alla Fed di abbassarli in modo aggressivo.
Per raggiungere questo obiettivo, Donald Trump sta modificando la composizione del FOMC. Ha promosso con successo Stephen Miran, che vota per ridurre i costi di indebitamento di 50 punti base a ogni riunione del comitato. Un'altra persona gradita al presidente sarà, molto probabilmente, Kevin Hassett. Assumerà la carica di presidente della Fed, e i capii delle banche centrali di solito ottengono ciò che vogliono.
Donald Trump applica il principio divide et impera. Da tempo non si vedeva un FOMC tanto diviso come oggi. Le "colombe" puntano all'allentamento della politica monetaria alla luce del mercato del lavoro che si raffredda. I "falchi" sono preoccupati per l'inflazione.
Variazione dei dissidenti all'interno del FOMC
Nel frattempo, l'attesa di un cambio di rotta accomodante nel pensiero della Fed potrebbe accelerare le aspettative di inflazione e far salire i rendimenti dei titoli del Tesoro. Tutto ciò avverrà nel medio termine. Per ora, però, sia i tassi del debito che il dollaro USA stanno scendendo. Questo crea un vento favorevole per l'oro, di cui il metallo prezioso sta attivamente approfittando.
Soprattutto da quando i colloqui dei funzionari statunitensi a Mosca si sono conclusi senza risultati. Il piano di pace rivisto dall'Europa e dall'Ucraina non ha incontrato il favore della Russia. Il rischio geopolitico non è scomparso e questa circostanza continua a sostenere i "tori" su XAU/USD. Se la pace dovesse incombere, la domanda di lingotti da parte delle banche centrali potrebbe diminuire significativamente, con un impatto negativo sull'oro.
Tecnicamente, sul grafico giornaliero, i prezzi dell'oro hanno rotto il triangolo, consentendo l'apertura di posizioni long alla rottura di 4.180 dollari l'oncia. Un nuovo massimo della pin bar vicino a 4.233 dollari offrirebbe l'opportunità di aumentare queste posizioni. Al contrario, un calo sotto i 4.160 dollari sarebbe un motivo per vendere.
