Il Regno Unito ha le sue regole! Il modello americano di riserve di Bitcoin non fa per questo paese! Che dire, la Gran Bretagna ha tutte le strade aperte verso l'oro digitale! Buon viaggio!
I rappresentanti del Tesoro britannico hanno dichiarato che il governo ha raggiunto un accordo sull'inadeguatezza di Bitcoin come asset di riserva nazionale.
«Bitcoin e altri cripto-asset sono volatili rispetto alle valute fiat prevedibili e stabili, come il dollaro USA, e ai beni come l'oro. Questa volatilità rende BTC e altre valute digitali inadatte a essere considerate un asset di riserva per il Regno Unito», ha sottolineato il principale dipartimento finanziario britannico.
Il Tesoro del Regno Unito ritiene che i colleghi americani confondano i concetti di scorte e riserve. Secondo i funzionari britannici, le riserve rappresentano parte del potenziale economico dello Stato. «Nel caso di Bitcoin, però, si tratta solo di una possibilità poco probabile di conservare questo potenziale», osserva il dipartimento.
Attualmente, in termini di riserve statali di BTC, il Regno Unito si colloca al secondo posto al mondo. Il Tesoro britannico detiene infatti 61.245 BTC per un valore superiore ai 5 miliardi di dollari. Questa quantità di asset digitali è stata confiscata dalle forze dell'ordine ed è rimasta inattiva per oltre un anno. Ciò sta suscitando polemiche tra lobbisti e conservatori. Entrambe le parti non hanno ancora raggiunto un consenso sul futuro destino delle riserve della prima criptovaluta.
Di recente, l'organizzazione non-profit Bitcoin Policy ha presentato al governo un manifesto in cui chiede di modificare la politica sulle valute digitali. Hanno un atteggiamento negativo nei confronti di BTC e ritengono che il Regno Unito abbia valide ragioni per vendere immediatamente i bitcoin al fine di coprire il deficit di bilancio.