Grandi notizie per la moneta europea! Molti esperti ritengono che nel prossimo futuro l'euro spodesterà il dollaro dal trono e prenderà il suo posto come principale valuta mondiale! Possibile? Eppure solo poco tempo fa si diceva che l'euro non fosse in grado di ricoprire questo ruolo! Commenti recenti hanno invece alimentato le voci sul potenziale della moneta unica europea come valuta globale.
È un ottimismo dovuto alle crescenti speranze risposte nell'euro e alla crescente negatività nei confronti del dollaro.
Secondo gli analisti di Macquarie, tuttavia, sebbene l'euro sia il miglior candidato per questo ruolo, il dollaro rimane insostituibile. Per dominare pienamente il mercato globale, la moneta europea avrà bisogno che si verifichino alcune precondizioni. Ora l'euro, insieme al dollaro e allo yen, soddisfa soltanto il requisito della convertibilità senza controlli sui capitali.
Ciononostante, la moneta unica è carente su altri aspetti fondamentali. "L'emittente di una valuta globale deve registrare un deficit delle partite correnti per assicurarsi fondi sufficienti dai detentori stranieri. L'USD soddisfa questa condizione, l'euro, lo yen o il CNY, no", sottolinea Macquarie.
Inoltre, gli analisti sostengono che una valuta globale ha bisogno di un “bacino di attività profondo e liquido”. Il biglietto verde soddisfa questo criterio, mentre l'euro, lo yen e altre valute ancora no.
L'euro perde anche in termini di sistemi di pagamento: secondo gli esperti di Macquarie, alla base dell'egemonia del dollaro ci sono i sistemi SWIFT e CHIPS, “e nessuno si avvicina a questo livello”.
In questo momento, inoltre, gli Stati Uniti si distinguono per i loro “indicatori di crescita e liquidità più forti rispetto agli altri Paesi”. Secondo gli esperti, l'economia statunitense rimane l'unica grande economia “in grado di far crescere il lavoro e il capitale aumentando la produttività multifattoriale”.
Nonostante le carenze dell'euro e l'incapacità di soddisfare tutte le condizioni preliminari, Macquarie ne riconosce però la crescente importanza. Una nota dolente in questo quadro positivo è rappresentata dal fatto che il dollaro statunitense detiene il 58% delle riserve valutarie mondiali, mentre la quota dell’euro si limita al 20%. Inoltre, quasi il 50% delle transazioni SWIFT viene effettuato in USD, mentre l’euro, con il 22%, si ferma al secondo posto della classifica. Sommando i dati sopra indicati, Macquarie conclude che, nel prossimo futuro, non esiste un’alternativa reale al dollaro.
