In base ai dati di Business Insider, a gennaio i paesi dell'OPEC+ hanno ridotto la produzione di petrolio di oltre 400.000 barili al giorno. Sembra che il cartello stia puntando all'aumento del prezzo del greggio. Auguriamo loro successo in questa impresa difficile! Tale posizione dell'OPEC+ favorisce l'aumento dei prezzi delle materie prime.
Attualmente, la maggior parte della riduzione della produzione è ricaduta su paesi come l'Iraq e il Kuwait, mentre il 25% è attribuibile alla Libia. Secondo gli osservatori, il mese scorso è iniziata l'attuazione del piano degli esportatori per ridurre l'estrazione di petrolio. Questa misura è necessaria per stimolare l'aumento dei prezzi globali del petrolio. In questo contesto, l'estrazione di materia prima è diminuita di 26,57 milioni di barili al giorno.
Per quanto riguarda l'Iraq, le autorità di questo paese asiatico hanno ridotto l'estrazione giornaliera di 130.000 barili, portandola a 4,2 milioni di barili al giorno. Attualmente, il volume di estrazione di "oro nero" in Iraq supera il livello concordato di 200.000 barili al giorno.
Anche la situazione in Libia è complicata. Di recente, è stato chiuso il più grande giacimento petrolifero, causando tensioni. Come risultato, la riduzione complessiva della produzione petrolifera in Libia è stata del 25%.
Secondo le attuali previsioni, nel 2024 le forniture mondiali di "oro nero" aumenteranno di 1,5 milioni, raggiungendo i 103,5 milioni di barili al giorno. La ragione di ciò è l'impressionante aumento dell'estrazione di materia prima negli Stati Uniti, in Brasile, in Guyana e in Canada.