FX.co ★ Le 7 fantastiche scoperte scientifiche del 2019

La NASA ha trovato prove di fossili oceanici su Marte

L'esplorazione del Pianeta Rosso è iniziata alla fine del 2018 ed è proseguita nel 2019. Il 18 dicembre 2018, il robot InSight della NASA ha atterrato con successo sulla superficie di Marte. InSight è stato progettato per perforare il terreno fino a una profondità di 5 m. L'operazione era sull'orlo di fallimento quando il robot ha rilevato uno strato elettricamente conduttivo con lo spessore di 4 km. Secondo stime preliminari, questo strato contiene acqua con sali disciolti. Gli scienziati ritengono che Insight abbia trovato le prove di un profondo mare sotterraneo. Tali luoghi sono considerati i più favorevoli per la vita di microrganismi semplici.

La NASA ha rilevato ossigeno su Marte

Secondo gli scienziati, durante l'anno la quantità di ossigeno nell'atmosfera marziana cambia in modo significativo: in primavera aumenta bruscamente e in inverno cade. Questo fenomeno può essere spiegato solo dal fatto che ci sono vari tipi di forme di vita sul pianeta. Inoltre, il perclorato, una sostanza speciale che si trova in abbondanza nel terreno marziano e decomponendosi, rilascia O2. I microrganismi non possono vivere sulla superficie del pianeta; si nascondono in una profondità di 1-2 m. Gli scienziati vorrebbero trovarli usando la perforazione profonda. Per ora, il terreno del Pianeta Rosso è forato solo di 35 cm, ed è molto difficile identificare qualsiasi forma di vita lì.

Gli scienziati hanno rilevato la prima collisione tra buco nero e stella di neutroni

L'insolito fenomeno è stato registrato dagli scienziati nell'agosto 2019. Hanno rilevato una fusione di materie del peso di circa 5,0 e 2,5 volte la massa solare. Gli scienziati presumevano che il primo oggetto potesse essere solo un buco nero perché un normale corpo cosmico non è in grado di produrre un tale segnale. La seconda materia nella collisione, che pesa circa 2,5 celle solari, è probabilmente una stella di neutroni, un oggetto con diametro di 25 km. Gli scienziati sono riusciti a registrare questo fenomeno a una distanza di 900 milioni di anni luce dalla terra con l'aiuto dell'interferometro gravitazionale LIGO.

Gli astronomi hanno annunciato la scoperta della prima cometa interstellare

Una delle maggiori scoperte astronomiche è stata fatta in Russia. Nell'agosto 2019 l'astronomo dilettante Gennady Borisov, un ingegnere dell'Osservatorio Astrofisico di Crimea, ha rilevato la prima cometa interstellare nella storia dell'astronomia e l'ha chiamata 2I/Borisov. Dopo aver analizzato la sua orbita e la sua traiettoria di movimento, gli scienziati hanno concepito che questa cometa non apparteneva al sistema solare. La velocità di 2I/Borisov in relazione al Sole è di circa 30 km/s. Tale velocità è considerevolmente superiore alla terza velocità cosmica alla quale il corpo celeste ha lasciato il sistema solare.

Gli scienziati hanno preso la prima immagine in assoluto della sagoma del buco nero

Gli scienziati chiedono di non confondere la sagoma di un buco nero con il buco stesso, che non può essere fotografato a causa della grande distanza. Inoltre, i buchi neri si trovano in un'altra galassia, a 55 milioni di anni luce dalla terra. La gravità di un buco nero attira gas e polvere dalle galassie circostanti, ma la materia non può immediatamente cadere nel vuoto. Prima di essere consumata dal buco nero, si forma un disco rotante di gas e polvere. Come individuato dal telescopio Event Horizon, questo disco è riscaldato a diverse migliaia di gradi e emette enormi volumi di radiazioni.

I genetisti hanno scoperto l'antenato sconosciuto dell'Homo sapiens

Secondo nuovi dati scientifici, alcune persone ottengono geni da diverse specie umane. Quei geni derivati da una croce con una specie ancora sconosciuta di umani antichi. Gli scienziati non possono dire dove vivevano questi antenati e chi fossero. La ricerca afferma che tutti i caucasici hanno i geni di Neanderthal e Mongoloidi, come gli indigeni d'America hanno i geni di Denisovan. La nuova specie di umanità è stata scoperta nel 2011. I genetisti suggeriscono che la nuova specie di Homo sapiens sia imparentata con Denisovani e Neanderthal.

Gli scienziati hanno sviluppato un vaccino efficace contro l'Ebola

Nel 2019 il vaccino contro l'Ebola ha ottenuto l'approvazione ufficiale per l'autorizzazione all'immissione in commercio. In particolare, la malattia da virus Ebola è riconosciuta come una delle malattie più pericolose del nostro tempo. L'epidemia di Ebola si è verificata nel 2014-2015. Gli scienziati hanno affrontato molti ostacoli nel tentativo di sviluppare il vaccino. Per molto tempo, non riuscivano a ottenere un farmaco efficace e nel 2019 finalmente ci sono riusciti. Il vaccino si chiama Ervebo ed è ampiamente usato nel continente africano.