FX.co ★ Le 10 coppie di valute più volatili

USD/ZAR

La coppia valutaria USD/ZAR, che unisce il dollaro americano e il rand sudafricano, è una delle più volatili sul mercato. Negli ultimi tre anni la sua volatilità media è stata quasi del 13%, il che rende questo asset particolarmente interessante e allo stesso tempo rischioso per i trader. L’andamento del rand è strettamente legato al prezzo dell’oro e delle altre risorse naturali. Durante i periodi di variazioni significative del valore del metallo prezioso, ad esempio durante i periodi di crisi, il tasso USD/ZAR mostra solitamente oscillazioni molto forti.

AUD/USD

Anche questo asset, che comprende il dollaro australiano e quello statunitense, è caratterizzato da una volatilità significativa, pari in media al 9,6%. L'Aussie è spesso visto come una valuta merce a causa del ruolo significativo dell'Australia nella produzione di oro, quindi il suo prezzo ha una forte correlazione diretta con il valore del metallo prezioso. Un ulteriore fattore che ne influenza la volatilità è la crescita economica della Cina, poiché il Regno di Mezzo è il principale partner commerciale dell'Australia.

NZD/USD

Questa coppia valutaria, composta dal dollaro neozelandese e dal dollaro statunitense, mostra una volatilità simile a quella del dollaro australiano, con una media del 9,5%. Il dollaro neozelandese è strettamente legato all’economia australiana e tende quindi a subire fluttuazioni simili a quelle del dollaro australiano. Inoltre, la dinamica del kiwi dipende dalla situazione dei mercati globali delle materie prime, in particolare dai prezzi dei prodotti agricoli, che occupano gran parte delle esportazioni del paese.

USD/MXN

La volatilità media di questa coppia, che combina il dollaro statunitense e il peso messicano, è del 9,2%. Le elevate fluttuazioni dei tassi di cambio sono in gran parte dovute agli indicatori macroeconomici di entrambi i paesi. L'economia del Messico, dipendente dalle esportazioni di petrolio, è molto sensibile ai cambiamenti dei prezzi mondiali del petrolio e alla situazione economica degli Stati Uniti, il suo principale partner commerciale. Inoltre, le politiche di immigrazione degli Stati Uniti hanno un impatto significativo sul peso.

GBP/USD

La coppia valutaria GBP/USD, che comprende la sterlina britannica e il dollaro statunitense, ha una volatilità media del 7,7%. Le forti fluttuazioni dei tassi di cambio sono solitamente causate da indicatori macroeconomici nel Regno Unito e negli Stati Uniti: dati su inflazione, PIL e disoccupazione. Inoltre, la quotazione è estremamente sensibile a qualsiasi cambiamento nella politica monetaria della Banca d’Inghilterra e della Federal Reserve.

USD/JPY

Negli ultimi tre anni, questa coppia, che combina il dollaro americano e lo yen giapponese, ha mostrato una volatilità media del 7,6%. Lo yen è stato tradizionalmente considerato una valuta rifugio, che ha un impatto significativo sul suo valore durante i periodi di incertezza economica. Inoltre, il movimento della quotazione dipende fortemente dagli indicatori macroeconomici del Giappone e degli Stati Uniti, nonché dalle politiche monetarie dei regolatori di entrambi i paesi: la BOJ e la Federal Reserve. Già dall’inizio di quest’anno, la posizione accomodante dell’autorità di regolamentazione giapponese ha fatto crollare lo yen rispetto al dollaro di oltre il 10%.

USD/CHF

Anche la coppia valutaria USD/CHF, che comprende il dollaro statunitense e il franco svizzero, presenta una volatilità piuttosto elevata. Il dato medio è del 6,7%. La dinamica della quotazione è fortemente influenzata da molti fattori, tra cui le politiche monetarie della Svizzera e degli Stati Uniti, nonché la situazione geopolitica nel mondo. Poiché il franco svizzero è una valuta rifugio, eventuali crisi, conflitti militari e disastri naturali tendono ad aumentare notevolmente il suo tasso di cambio.

EUR/USD

La coppia valutaria EUR/USD, che comprende l’euro e il dollaro USA, ha mostrato una volatilità media del 6,6% negli ultimi tre anni. Alle forti fluttuazioni dei prezzi contribuiscono cambiamenti inaspettati nella politica monetaria della BCE e della Federal Reserve, gravi problemi economici in uno dei grandi paesi dell’Eurozona o negli Stati Uniti, nonché importanti eventi politici, come elezioni e referendum su entrambe le sponde dell'Atlantico.

USD/CAD

Questo asset, composto da dollari statunitensi e canadesi, presenta una volatilità media del 6,1%. Il dollaro canadese, come valuta delle materie prime, può subire fluttuazioni significative a causa di forti cambiamenti nei prezzi del petrolio, poiché il Canada è un grande esportatore di questa risorsa. Inoltre, la quotazione è significativamente influenzata dalle variazioni dei tassi di interesse e delle politiche monetarie delle banche centrali di entrambi i paesi.

USD/SGD

La volatilità media di questo asset, che comprende il dollaro statunitense e quello di Singapore, è del 4%. Questa coppia minore viene generalmente scambiata in un intervallo relativamente ristretto, rendendola meno attraente per gli swing trader che cercano un'azione rapida dei prezzi, ma può anche mostrare movimenti bruschi. L’aumento della volatilità del cambio USD/SGD a breve termine è generalmente determinato dalle decisioni sui tassi di interesse della Federal Reserve statunitense e dell’Autorità monetaria di Singapore.