Le crescenti preoccupazioni per la Brexit continuano a rovinare lo stato della sterlina. Il recente aumento del dollaro ha aumentato la pressione ribassista e ha contribuito alla caduta della valuta britannica. Attualmente, l'attenzione del mercato si sta spostando sui dati importanti dal Regno Unito e dagli Stati Uniti. Il fatto che il nuovo primo ministro britannico, Boris Johnson, abbia riunito il consiglio dei ministri che mantiene posizione categorica sulla Brexit, sta ancora esercitando pressioni sulla sterlina in coppia con il dollaro. La pressione al ribasso è aumentata ancora di più dopo il recente aumento del dollaro fino al massimo di due mesi con dati ottimistici sul PIL degli USA per il secondo trimestre. La coppia sta iniziando una settimana di depressione ed è stata ulteriormente indebolita dalle notizie secondo le cui il governo britannico si sta preparando ad uscire dall'UE senza nessun accordo il 31 ottobre. Secondo un sondaggio di opinione pubblica, il Partito conservatore ha un vantaggio significativo rispetto al Partito laburista dell'opposizione. Questo fa girare le voci che Johnson chiamerà elezioni anticipate.
La sterlina non ha mantenuto per lungo periodo la posizione vicina al minimo di 28 mesi - circa 1,2465 dollari, e in assenza di notizie significative economiche, rimane in balia dei politici. Ma la situazione può cambiare questa settimana. Gli investitori attendono dati economici importanti dal Regno Unito e dagli Stati Uniti. Loro combinati con l'aggiornamento della politica monetaria della Banca d'Inghilterra, la tanto attesa decisione del FOMC e il rapporto mensile sull'occupazione negli Stati Uniti rendono questa settimana ricca d'eventi. Dal punto di vista dell'analisi tecnica, nulla è cambiato e il fatto che la coppia abbia già testato livelli inferiori di 1.2400 dollari supporta gli orsi. Ora la coppia sembra pronta a sfidare il supporto segnalato dal limite inferiore della tendenza al ribasso di cinque mesi - attualmente è un segno di 1.2300 dollari - se scende ulteriormente. Allo stesso tempo, qualsiasi tentativo di ripristino si fermerà ai 1.2400 dollari. Anche se la sterlina aumenta, molto probabilmente sarà un salto temporaneo al livello di resistenza di 1,2445–1,2450 dollari.