Oltre ai dati sull'inflazione, che saranno cruciali per la Federal Reserve e determineranno la sua politica futura alla prossima riunione di maggio, gli investitori e i trader dovranno anche studiare più dettagliatamente una nuova prospettiva su come i politici hanno preso una delle loro decisioni più difficili degli ultimi anni, ignorando i fallimenti bancari che hanno scosso i mercati il mese scorso.
Permettetemi di ricordarvi che il mese scorso negli Stati Uniti è stato alzato il tasso di interesse chiave, che ha raggiunto il range del 4,75%-5%, suscitando forti polemiche tra gli economisti sulla correttezza di tale decisione. Il presidente Jerome Powell, nella conferenza stampa, ha dichiarato che la Federal Reserve continuerà a combattere duramente l'inflazione elevata nonostante tutte le turbolenze nel settore bancario.
Il verbale di oggi farà luce su come sia stato raggiunto il consenso tra i politici della banca centrale e su quanto ci sia incertezza nelle loro azioni. È evidente che il problema dell'inflazione rimane il numero uno nella loro agenda.
Come ho notato sopra, il rialzo dei tassi di marzo è avvenuto in un momento turbolento: ben tre banche negli Stati Uniti sono fallite e ora si deve solo indovinare quanto saranno estese le conseguenze di questa crisi bancaria dopo la cancellazione di tutti i programmi di liquidità di emergenza della Federal Reserve. L'inflazione è ancora ben al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed, e i funzionari non hanno altra scelta che aumentare ulteriormente i tassi di interesse, il che potrebbe solo esacerbare la crisi bancaria in futuro.
Dai verbali di oggi, forse possiamo capire come i politici vedano la necessità di un ulteriore inasprimento della politica monetaria per ridurre l'inflazione, e come si sentano riguardo all'escalation dell'ansia nei mercati finanziari.
La domanda chiave sollevata da Powell dopo la riunione riguardava l'impatto che le condizioni creditizie più rigide avranno sull'economia e come queste possano danneggiarla nel lungo periodo. Ovviamente, anche una momentanea diminuzione dei tassi di interesse non risolverà la situazione all'istante la situazione che si è aggravata nel settore bancario durante l'ultimo mese. L'imprevedibilità della futura politica sta anche costringendo molti economisti e partecipanti al mercato a chiedersi quale sarà la prossima mossa della Fed.
I funzionari della Fed hanno eliminato dalla loro dichiarazione a marzo la formulazione secondo cui un "aumento continuo" del tasso chiave sarebbe stato appropriato, dichiarando invece che "qualche" ulteriore inasprimento potrebbe essere giustificato. Hanno anche previsto che il tasso di interesse medio salirà al 5,1% entro la fine dell'anno, ma i partecipanti al mercato hanno un'opinione completamente diversa. Ci si aspetta che entro la fine dell'anno, cioè a dicembre, i funzionari procedano alla prima riduzione dei tassi di interesse.
I verbali della riunione di marzo della Fed forniranno anche importanti informazioni su quanto fortemente il regolatore fosse preoccupato per i rischi di stabilità finanziaria a seguito del fallimento di diverse banche regionali e quali saranno le conseguenze.
La situazione tecnica di EURUSD sembra favorevole ai tori e ci sono buone possibilità di continuare la tendenza rialzista e raggiungere nuovi massimi di marzo. Per fare ciò, è necessario rimanere sopra 1,0900 e riportare 1,0930 sotto controllo. Questo permetterà di superare il livello di 1,0970. Già da questo livello si può salire a 1,1000 con la prospettiva di aggiornare 1,1035. Se il prezzo dovesse scendere, prevedo che solo intorno a 1,0900 potrebbero esserci azioni da parte dei grandi acquirenti. Se non c'è nessuno lì, sarebbe una buona idea aspettare l'aggiornamento del minimo di 1,0860 o aprire posizioni long da 1,0835.
Per quanto riguarda il quadro tecnico della coppia GBPUSD, i rialzisti continuano a controllare il mercato, ma per sviluppare il trend rialzista è necessario prendere 1,2455 e poi superare il livello di 1,2480. Solo con la rottura di questi livelli, si potrebbe sperare in un ulteriore recupero fino a 1,2520 e quindi anche un'accelerazione più decisa del tasso di cambio verso l'alto fino a 1,2560. Se la coppia cade, gli orsi cercheranno di prendere il controllo di 1,2420. Se riusciranno a farlo, la rottura di questo intervallo colpirà le posizioni dei tori e spingerà GBPUSD verso il minimo di 1,2380 con la prospettiva di raggiungere 1,2340.
