I dati hanno rivelato che le attività nel settore privato del Regno Unito hanno subito la loro prima contrazione in sette mesi, segnalando problemi legati ai tassi di interesse elevati che influenzano anche le famiglie. Secondo il rapporto di S&P Global, l'indice composito dei responsabili degli acquisti è sceso da 50,8 punti a luglio a 47,9 punti ad agosto, il livello più basso degli ultimi 31 mesi. L'indice al di sotto dei 50 punti indica inoltre una contrazione dell'economia. L'entità del calo è stata una sorpresa per gli economisti, che si aspettavano un rallentamento irrilevante.
Questi numeri sono arrivati subito dopo una simile contrazione nell'Eurozona. I dati relativi all'indice PMI dell'Eurozona hanno mostrato che la riduzione dell'attività nel settore privato si è intensificata, poiché il settore dei servizi non è stato in grado di sostenere l'intera economia, cedendo al settore manifatturiero.
Le aziende britanniche hanno segnalato problemi piuttosto seri a seguito dell'accelerato aumento dei tassi di prestito, poiché la Banca d'Inghilterra ha cercato di frenare l'inflazione - senza grande successo. Di conseguenza, a causa della brusca contrazione nell'attività nel settore dei servizi e della produzione, il PIL del Regno Unito potrebbe perdere circa lo 0,2% nel terzo trimestre.
Considerando che il settore dei servizi rappresenta fino al 70% dell'economia, il dato al di sotto del livello 50 è un campanello d'allarme. Ulteriori aumenti nei tassi di interesse da parte della Banca d'Inghilterra avranno un impatto ancora maggiore sull'attività economica. Questo indica che l'economia sta dirigendosi verso una recessione moderata l'anno prossimo.
Senza dubbio, questi dati di ieri rafforzeranno gli argomenti a favore di una riduzione politica monetaria aggressiva della Banca d'Inghilterra. Attualmente, gli investitori si aspettano che i tassi di interesse raggiungano un picco intorno al 6%. Nelle sue ultime previsioni, la Banca d'Inghilterra ha dichiarato di non vedere segni di rallentamento nel terzo trimestre. Invece, gli economisti prevedevano una crescita dello 0,4%. Alla luce degli ultimi dati sull'attività, è improbabile che vedremo tali cifre nella realtà. Attualmente, la contrazione dell'economia sembra più inevitabile di prima, poiché una contrazione più seria nella produzione è già accompagnata da un rallentamento dell'attività nel settore dei servizi.
In questo contesto, i titoli di Stato britannici sono scesi: il rendimento dei titoli decennali è sceso di 13 punti base al 4,52%, il livello più basso in una settimana. La sterlina è scesa dello 0,4%, ma ha poi rapidamente recuperato tutte le perdite.
Per quanto riguarda il quadro tecnico della coppia GBP/USD, il trading continua all'interno del canale. Si può sperare in un rafforzamento solo dopo aver preso il controllo dei livelli di 1,2740 e 1,2770. Il raggiungimento di questi livelli rafforzerà le speranze di un balzo verso l'area di 1,2800, dopodiché si potrà parlare di uno scatto ancora più deciso della sterlina verso l'alto, fino a quota 1,2840. In caso di calo della coppia, gli orsi cercheranno di prendere il controllo del livello di 1,2700. Se riusciranno in questo intento, la rottura di questo livello colpirà le posizioni dei tori e spingerà la coppia GBP/USD verso il minimo di 1,2680, con la prospettiva di raggiungere 1,2640.
Per quanto riguarda il quadro tecnico odierno dell'EUR/USD, il trading si è spostato all'interno del canale laterale dopo che gli acquirenti hanno recuperato il calo dell'euro di ieri. Per riprendere il controllo è necessario superare il livello di 1.0870. Ciò permetterà di risalire a 1,0910. Già da questo livello è possibile raggiungere il livello di 1.0950, ma sarà abbastanza problematico farlo senza il supporto dei grandi player. In caso di calo dello strumento di trading solo nell'area di 1.0850, mi aspetto azioni serie da parte dei grandi acquirenti. Se non ci sarà nessuno, sarebbe una buona idea aspettare che il prezzo raggiunga il minimo a 1.0830 o andare long da 1.0770.
