Mentre il governo e la banca centrale litigano su come stabilizzare il rublo e Riyadh e Mosca spingono al rialzo i prezzi dei futures sul Brent con un'inaspettata estensione degli obblighi di taglio della produzione e delle esportazioni, le entrate fiscali russe derivanti dalle forniture di petrolio e gas all'estero diminuiscono del 4,3% su base annua a 622,7 miliardi di rubli. Ciò equivale a 6,6 miliardi di dollari e tale dinamica non promette nulla di buono per gli orsi di USD/RUB.
Sulla carta, la caduta del tasso di cambio del rublo e l'incremento delle quotazioni del petrolio dovrebbero portare a un aumento delle entrate del bilancio. Secondo le stime di Bloomberg, se il dollaro si rafforza di una unità rispetto alla valuta russa, ciò comporta entrate fiscali aggiuntive tra 100 e 120 miliardi di rubli. Ad agosto, il prezzo medio USD/RUB era di 95,5, un anno prima era di 60,3. La regola non funziona? Affatto! È solo che i volumi di esportazione stanno diminuendo. Un modo per mitigare la situazione potrebbe essere l'aumento dei prezzi del petrolio, quindi l'estensione degli impegni di stretta sull'offerta di petrolio da parte dell'Arabia Saudita e della Russia sembra un salvagente per chi sta affogando.
Dinamica delle entrate fiscali russe derivanti dalle esportazioni di petrolio e gas
La riduzione degli utili in valuta estera è influenzata anche dal tetto massimo del prezzo del petrolio russo Urals fissato dal G7 a 60 dollari al barile. Probabilmente alcuni paesi non lo rispettano, ma sicuramente negoziano prezzi più bassi. In media, Urals costa 74 dollari al barile in agosto, 12,2 dollari in meno del Brent. Rispetto ad aprile, però, lo sconto si è dimezzato.
L'abbassamento dei volumi di esportazione, dei ricavi in valuta estera e delle entrate fiscali sono i principali driver rialzisti per l'USD/RUB. Alla base del trend rialzista della coppia di valute c'è un peggioramento significativo del saldo delle partite correnti della Russia. Nel contempo, il ripristino delle importazioni ai livelli pre-conflitto in Ucraina, unitamente alla riduzione delle esportazioni, consente di affermare che la tendenza negativa per il commercio estero e per il rublo continuerà.
In queste condizioni, l'ansia ufficiale di Mosca per l'instabilità della valuta nazionale è comprensibile. Il deprezzamento del rublo alimenta l'inflazione, riduce il potere d'acquisto delle persone, causa il loro disagio verso il governo attuale e riduce la probabilità di vittoria alle elezioni del 2024. Nel frattempo, il governo insiste sul ritorno al controllo rigoroso sui movimenti di capitale, compresa la vendita obbligatoria dei proventi in valuta estera, mentre la banca centrale è contraria.
Secondo Elvira Nabiullina e i suoi colleghi, le aziende hanno la possibilità di aggirare le restrizioni valutarie. Inoltre, non è necessario ostacolare il loro lavoro. Il miglior modo per stabilizzare l'USD/RUB è rendere gli asset russi più attraenti. Il miglior rimedio per l'economia è un tasso di cambio fluttuante.
Dal punto di vista tecnico, non ci sono dubbi sulla forza del trend rialzista dell'USD/RUB. Gli orsi non hanno abbandonato la speranza di formare un modello di inversione 1-2-3. La sua combinazione con il modello Three Indians consentirebbe di sperare in un ritracciamento significativo. Tuttavia, fintanto che i tassi di cambio della coppia si mantengono al di sopra di 95, si dovrebbe puntare agli acquisti.
