Negli ultimi quattordici giorni si registra un afflusso di capitali verso gli asset digitali. Come rilevano gli analisti, sullo sfondo di massimi pluriennali del dollaro statunitense e del rendimento dei buoni del Tesoro decennali, gli asset digitali sono aumentate di 78 milioni di dollari.
Secondo i dati forniti da CoinShares, i volumi degli scambi di prodotti negoziati in borsa sono aumentati di 1,13 miliardi di dollari in una settimana, mentre i volumi di Bitcoin sugli scambi fiduciari sono cresciuti del 16%.
Questo afflusso di capitali avviene nel contesto in cui peggiorano le prospettive finanziarie in paesi come gli Stati Uniti, che si trovano ad affrontare livelli record di debito. E con un nuovo confronto tra Israele e Hamas che minaccia di gettare l'intera regione nel caos, i prezzi del petrolio potrebbero salire sopra i 100 dollari al barile nel prossimo futuro. 
Secondo le ricerche di James Butterfill, come riferito dal capo di CoinShares, si osserva una notevole differenza tra l'Europa e l'America. Il 90% degli afflussi di capitale verso gli asset digitali proviene dalla Germania e dalla Svizzera. Mentre per il Canada e gli Stati Uniti insieme si registra un afflusso di appena 9 milioni di dollari. Bitcoin rimane il principale beneficiario con afflussi di 43 milioni di dollari.
Solana è diventata la seconda criptovaluta più grande con un afflusso di 23,9 milioni di dollari e continua a rimanere una delle altcoin preferite.
La scorsa settimana è stata una prova importante per gli investitori di Ethereum dopo il lancio di 6 ETF sui futures negli Stati Uniti. I nuovi ETF hanno raccolto poco meno di 10 milioni di dollari nella prima settimana.
Mentre il lancio di un ETF Bitcoin basato sui futures ha fruttato 1 miliardo di dollari nella prima settimana.
Tuttavia, secondo Mike McGlone, senior macro strategist di Bloomberg Intelligence, anche se gli afflussi verso gli asset digitali sono aumentati nelle ultime due settimane, lo scoppio degli scontri tra Hamas e Israele minaccia di invertire la tendenza.
