Il dollaro australiano ha guadagnato un po' di peso contro il dollaro americano dopo che il capo della Banca centrale dell'Australia ha dichiarato che la riduzione dei prezzi al consumo rimane una priorità assoluta per i politici dopo che due settimane fa hanno ripreso l'aumento dei tassi di interesse per garantire il contenimento delle aspettative inflazionistiche. Oggi è stato anche pubblicato il verbale della riunione della Banca centrale australiana (RBA), di cui parleremo ora più nel dettaglio.
"L'inflazione rimarrà una questione critica per i prossimi uno o due anni", ha detto oggi il capo della Banca della Riserva Michelle Bullock durante una discussione in una tavola rotonda. "Attualmente l'inflazione dipende completamente dall'offerta. I prezzi della benzina, dell'affitto e simili hanno alla base anche una componente di domanda. Ed è proprio con questa problematica che le banche centrali cercano di confrontarsi".
l verbale della riunione del 7 novembre indica che la RBA ha concluso la pausa durata le ultime quattro riunioni, accertandosi che l'inflazione non stesse più muovendosi verso il target del 2-3% in un contesto di crescita economica più rapida e di un mercato del lavoro più forte. "Praticamente tutti i partecipanti alla riunione ritengono che l'inasprimento della politica monetaria potrebbe contribuire a mitigare il rischio di un aumento indesiderato delle aspettative di inflazione in futuro", si legge nel verbale pubblicato oggi.
Il verbale delinea inoltre uno scenario in cui anche un piccolo ulteriore aumento delle aspettative di inflazione renderebbe molto più difficile e costoso riportare l'inflazione al target entro un arco di tempo ragionevole.
Ricordiamo che questo mese la RBA ha aumentato il costo del prestito al massimo degli ultimi 12 anni, al 4,35%, poiché l'inflazione mostra segnali di persistenza e l'economia sembra più resiliente alla stretta monetaria. Nel verbale si sottolinea che ulteriori aumenti dei tassi saranno condizionati dai dati sull'inflazione e sull'occupazione, nonché dall'andamento dell'economia globale.
Attualmente, il tasso di disoccupazione in Australia è del 3,7%, leggermente aumentato nel mese di ottobre di quest'anno perché sempre più persone hanno iniziato a cercare lavoro in autunno. Nel complesso, da giugno dello scorso anno la disoccupazione oscilla tra il 3,4% e il 3,7%.
La Banca centrale australiana prevede che l'inflazione tornerà al target solo alla fine del 2025, e i funzionari hanno indicato che la prossima fase di riduzione dei prezzi al consumo sarà probabilmente più prolungata.
Molti economisti, inclusi quelli della Commonwealth Bank of Australia, ipotizzano ora che la RBA probabilmente abbia completato l'aumento dei tassi, anche se la Banca Nazionale dell'Australia è tra le poche che prevedono almeno un altro aumento dei tassi al 4,6%.