Nonostante la Federal Reserve cerchi di convincere gli investitori della sua capacità di guidare gli Stati Uniti verso un atterraggio morbido, UBS e Morgan Stanley prevedono comunque una contrazione dell'economia statunitense il prossimo anno. UBS non esclude una riduzione del tasso sui fondi federali già a marzo, seguita da un calo di ben 275 punti base al 2,75% entro la fine del 2024. Al contrario, Goldman Sachs valuta al 15% le probabilità di una recessione nei prossimi 12 mesi e prevede un calo del costo del prestito di 25 punti base solo nel quarto trimestre dell'anno successivo.
Questa divergenza di opinioni aumenta l'incertezza e spinge gli investitori ad aumentare la percentuale di oro nei propri portafogli. Inoltre, le banche centrali stanno attivamente diversificando le proprie riserve nell'ambito del processo di de-dolarizzazione. Nel 2022, hanno acquistato 1136 tonnellate, aggiungendone altre 800 da gennaio a settembre. In testa a questa tendenza c'è la Banca Popolare Cinese, che ha acquistato 181 tonnellate di metallo giallo nei tre trimestri scorsi, portando le proprie riserve a 2192 tonnellate. Con tutto ciò, la bassa percentuale di oro, pari al 4% del totale delle riserve auree e valutarie, offre spazio per manovre e continuerà a sostenere i "tori" di XAU/USD.
Quota di oro nelle riserve della banca centrale
La Cina è il più grande consumatore di oro al mondo. E i premi di 100 dollari l'oncia emersi nel crollo del prezzo sulle borse di Shanghai e Londra indicano una forte domanda interna. Storicamente, i cinesi considerano il settore immobiliare e i depositi bancari come strumenti di conservazione del capitale. Tuttavia, la crisi del mercato immobiliare e la riduzione dei tassi da parte della Banca popolare li costringono a ricorrere all'oro. Molto probabilmente, nel 2024 questo processo continuerà.
Infine, l'incertezza politica dovrebbe contribuire all'aumento delle quotazioni di XAU/USD. Circa la metà della popolazione mondiale eleggerà i propri leader l'anno prossimo, con particolare attenzione alle elezioni in Russia, Taiwan, Messico e negli Stati Uniti. I rischi politici aumenteranno la domanda di asset rifugio, compresi il metalli preziosi.
Se le banche centrali guidate dalla Federal Reserve inizieranno a ridurre i tassi in massa, ciò minaccerà la fiducia nelle valute fiat. I tori del XAU/USD beneficeranno di questa situazione.
Dal punto di vista tecnico, sul grafico giornaliero dell'oro, ci sono tentativi da parte degli acquirenti di ripristinare la tendenza al rialzo. Se riusciranno a farlo, l'aggiornamento del massimo di ottobre vicino a 2010$ l'oncia attiverà il pattern AB=CD con un obiettivo del 161,8% ossia 2060$ e consentirà di aumentare le posizioni long formate dai livelli di 1976$ e 1981$.