È troppo presto per morire; abbiamo ancora delle cose da fare a casa. Il primo aumento dell'attività commerciale nel settore dei servizi e l'indice composito PMI del Regno Unito al di sopra della soglia psicologicamente importante di 50 in quattro mesi hanno alimentato il rally GBP/USD. In precedenza, gli investitori scommettevano che l'economia britannica non sarebbe stata in grado di evitare una recessione, e la coppia cresceva esclusivamente a causa della debolezza del dollaro USA. Ora la sterlina ha le sue carte vincenti.
Prima della pubblicazione dei dati PMI del Regno Unito per novembre, il movimento al rialzo del cambio GBP/USD è stato guidato da una migliore propensione al rischio globale e dalle aspettative di un inizio anticipato del ciclo di allentamento della politica monetaria della Fed rispetto alla Banca d'Inghilterra. Mentre gli indici azionari americani crescono da quattro settimane consecutive e sono pronti a chiudere l'ultimo mese d'autunno con il miglior risultato da novembre 2020, i beni rifugio, in primis il dollaro americano, sono sotto attacco.
Allo stesso tempo, il mercato dei derivati prevedeva il primo atto di espansione monetaria da parte della Federal Reserve a maggio e della Banca d'Inghilterra a giugno del prossimo anno. I derivati hanno segnalato che il tasso dei fondi federali sarebbe sceso nel 2024 di 100 punti base, al 4,5%, e il tasso pronti contro termine di 75 punti base, sempre al 4,5%. Dopo la pubblicazione delle forti statistiche sull'attività economica a Foggy Albion per novembre, si parla di una riduzione degli oneri finanziari di 60 punti base. Cioè, invece di tre misure di allentamento della politica monetaria, gli investitori contano su due. E questo processo può iniziare solo a settembre. Non sorprende che la coppia GBP/USD sia aumentata vertiginosamente.
Dinamica delle aspettative di mercato per il tasso REPO della Banca d'Inghilterra
Considerando la diversa velocità delle espansioni monetarie previste da parte della Fed e della Banca d'Inghilterra e il miglioramento della propensione al rischio globale, il rally GBP/USD ha ottime possibilità di continuare. Forse il rischio principale per i rialzisti è la potenziale retorica "da falco" di entrambe le banche centrali. L'inflazione americana e britannica potrebbe rallentare, ma sono ancora al di sopra dell'obiettivo del 2%. Pertanto, sia la Fed che la BoE hanno intenzione di mantenere i tassi invariati per lungo tempo per vedere come si evolveranno ulteriormente gli eventi.
I mercati sono pronti per uno scenario diverso. Stanno cercando costi di finanziamento più bassi, che alimenteranno gli indici azionari, miglioreranno la propensione al rischio globale e creeranno un vento favorevole per GBP/USD. Tuttavia, se l'economia americana smettesse improvvisamente di raffreddarsi e l'inflazione aumentasse, la situazione si capovolgerebbe. Durante l'attuale ciclo di restrizione monetaria, gli investitori si sono già opposti alla Fed sei volte. E ogni volta venivano bruciati. Riusciranno davvero a imporre per la settima volta la loro volontà alla Banca Centrale?
Tecnicamente, sul grafico giornaliero GBP/USD non ci sono dubbi sulla forza del movimento al rialzo. Le quotazioni si stanno allontanando sempre più dalle medie mobili. Ciò indica che i rialzisti stanno guadagnando forza. Se riuscissero a consolidarsi al di sopra del livello pivot di 1,2615, il rally della sterlina contro il dollaro USA probabilmente continuerà verso 1,275 e 1,29. Raccomandazione: acquistare.
