Secondo gli ultimi dati, i futures del petrolio di marca Brent sono scesi dello 0,8%, raggiungendo i 79,05$ al barile alle 01:20 GMT. Anche il petrolio statunitense West Texas Intermediate è sceso dello 0,7%, scambiando a 73,67$ al barile.
Il giorno precedente, i prezzi del petrolio erano in aumento a causa delle preoccupazioni per possibili problemi commerciali legati alla deviazione delle navi dalle rotte attraverso il Mar Rosso. Ciò ha comportato un aumento dei costi di trasporto e assicurazione.
Tuttavia, l'attività nel settore petrolifero e del gas nel quarto trimestre è rimasta praticamente invariata secondo un sondaggio condotto dalla Federal Reserve Bank di Dallas tra i dirigenti del settore. L'aumento dell'incertezza ha portato a un xalo dell'ottimismo. L'economista della Banca, Kunal Patel, ha notato che la diminuzione dei prezzi medi del petrolio e le incertezze riguardanti la capacità dell'OPEC di influenzare questi prezzi sono diventati fattori chiave di incertezza.
Secondo il capo economista dell'Istituto di Ricerca NLI, Tsuyoshi Ueno, l'importanza del Mar Rosso per il mercato rimane limitata finché il petrolio non entra nello Stretto di Hormuz.
L'EIA (Energy Information Administration) degli Stati Uniti ha riportato un aumento delle scorte di greggio statunitense di 2,9 milioni di barili nella settimana terminata il 15 dicembre, superando le previsioni degli analisti. Nel frattempo, la produzione di petrolio negli Stati Uniti ha stabilito un nuovo record di 13,3 milioni di barili al giorno.
Da notare che circa il 12% del traffico globale viaggia attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez. Tuttavia, finora ciò ha avuto un impatto limitato sulle forniture di petrolio, poiché la maggior parte dei prodotti petroliferi del Medio Oriente viene esportata attraverso lo Stretto di Hormuz.
"In questa fase, data l'assenza di ulteriori tagli alla produzione da parte dell'OPEC+ quest'anno, è probabile che i prezzi del greggio rimarranno vicini ai livelli attuali fino alla fine dell'anno. L'attenzione si concentrerà sulle principali dati macroeconomici e sulla reazione del dollaro USA a questi dati", ha commentato Naohiro Niimura, partner di Market Risk Advisory, una società specializzata in ricerche e consulenze. Egli prevede che il prezzo del WTI oscillerà tra i 70 e i 75 dollari questo mese.
La coalizione guidata dagli Stati Uniti, che stabilisce limiti sui prezzi per il trasporto marittimo del petrolio russo, ha annunciato una serie di cambiamenti nel suo approccio per garantire la conformità a tali requisiti. Il Ministero delle Finanze ritiene che questi cambiamenti creeranno ostacoli aggiuntivi per gli esportatori russi nel tentativo di aggirare le limitazioni stabilite.
Gli ultimi dati della Energy Information Administration mostrano che la produzione totale di petrolio degli Stati Uniti ha raggiunto la cifra record di 13,3 milioni di barili al giorno.
