In base ai dati dell'organizzazione ambientalista indipendente "Centro di ricerca sull'energia e l'aria pulita" e al rapporto di Global Witness pubblicato all'inizio di questo mese, il petrolio russo arriva nel Regno Unito sotto forma di combustibile raffinato. Il petrolio grezzo russo, esportato in India e in Cina, viene raffinato lì, e il carburante ottenuto viene esportato in tutto il mondo, compresi paesi come il Regno Unito, dove c'è un divieto di importazione di fonti energetiche russe.
Indipendentemente dalla quantità e dal livello di sanzioni imposte al petrolio e al gas russi, negli decreti emessi da Europa e Stati Uniti non sono state modificate le regole sull'origine del petrolio. Le regole sull'origine stabiliscono che dopo la trasformazione del petrolio grezzo in carburante, il paese di origine di quel carburante è il paese in cui il petrolio grezzo è stato trasformato, non il paese da cui è stato importato il greggio. Questo è quanto ha dichiarato un rappresentante del governo britannico nei commenti alla BBC.
Le regole sull'origine sono ben note e hanno costituito la base su cui gli osservatori del settore sostenevano che il petrolio russo avrebbe continuato ad arrivare in Europa, nel Regno Unito e persino negli Stati Uniti, dove recentemente sono arrivati 10.000 barili di petrolio russo attraverso le isole Bahamas.
Questa situazione nel commercio internazionale potrebbe aver salvato l'Europa da una grave crisi del carburante. 
Trovare un sostituto per la quantità di carburante che proveniva dalla Russia è stato un compito difficile. Pertanto, India e Cina hanno preso il posto dell'Europa come principali acquirenti del petrolio russo, che ora vengono raffinati localmente e successivamente venduti in Europa. Yuut'oggi, l'Europa ignora l'origine del petrolio utilizzato per la produzione di carburante.
