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FX.co ★ Brent ingigantisce il problema

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Forex Analysis:::2025-02-18T09:51:07

Brent ingigantisce il problema

L'interesse personale viene sempre prima. Per quanto Donald Trump esorti l'OPEC+ a ridurre i prezzi del petrolio, le attuali quotazioni del Brent sono inferiori a quelle desiderate dall'Alleanza. Per questo motivo, sono iniziate a circolare voci sul fatto che si stiano discutendo eventuali proroghe agli impegni di riduzione della produzione oltre aprile. Queste speculazioni hanno aiutato il Brent del Mare del Nord a trovare un supporto, anche se il calo degli spread mensili sui contratti futures indica che gli orsi continuano a controllare la situazione.

Andamento dello spread mensile dei futures sul Brent

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Quando gli spread aumentano, si ritiene che il mercato stia affrontando problemi di approvvigionamento a breve termine di petrolio. Se scendono, questi problemi non esistono. Il forte rialzo dello spread a metà gennaio segnalava timori legati alle nuove sanzioni contro la Russia, uno dei tre maggiori produttori di petrolio al mondo. Tuttavia, la telefonata del presidente degli Stati Uniti al suo omologo di Mosca ha cambiato molte cose. L'intenzione di Donald Trump di portare la pace in Ucraina contrasta con l'introduzione di nuove restrizioni contro la Russia.

Le aspettative di un aumento delle forniture dalla Russia hanno riportato il Brent su un trend ribassista. BMI prevede che il prezzo medio del Brent nel 2025 sarà di 76 dollari al barile, cinque dollari in meno rispetto al 2024. Va detto che Mosca, a differenza di tutti gli altri membri dell'OPEC+, non sta subendo particolari conseguenze dal calo del prezzo del petrolio. Secondo funzionari russi, non ci sono discussioni in corso sulla proroga degli impegni di riduzione della produzione.

Chi ha ragione e chi sta nascondendo la verità lo dirà il tempo. Tuttavia, se l'Alleanza prendesse questa decisione, sarebbe la quarta proroga, a dimostrazione della fragilità del mercato del petrolio. L'OPEC+ avrebbe già dovuto aumentare la produzione di 2,2 milioni di barili al giorno, ma continua a rimandare sulla scia di un mercato ribassista. Alla base di questa debolezza non ci sono solo i rischi di un rapido aumento della produzione, ma anche una domanda globale in rallentamento.

L'Unione Europea sottolinea che le minacce tariffarie di Donald Trump stanno già avendo un impatto negativo sull'economia della regione. Bruxelles intende rivedere al ribasso le previsioni di crescita del PIL: per l'UE erano del +1,5% nel 2025, per l'Eurozona del +1,3%. Anche gli esperti di Bloomberg hanno ridotto le stime di crescita economica del blocco valutario per l'anno in corso dall'1,1% allo 0,9%.

Previsioni per le principali economie dell'Eurozona

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 Brent ingigantisce il problema


Le tariffe statunitensi del 10% contro la Cina non sono ancora state revocate e, durante la prima guerra commerciale di Donald Trump, l'economia americana ha rallentato. È probabile che si ripeta la storia di otto anni fa, con conseguenze negative sulla domanda globale di petrolio, che continuerà a spingere al ribasso le quotazioni del Brent del Mare del Nord.

Scenario tecnico

Sul grafico giornaliero del Brent, i rialzisti stanno cercando di formare un "Doppio minimo". La rottura del valore equo di 75,95 dollari al barile potrebbe dare il via a un pullback al rialzo e rappresentare un'opportunità di acquisto. Al contrario, un test fallito della resistenza tra 75,95 e 76,10 dollari sarebbe un forte argomento a favore della formazione di posizioni corte sul petrolio.

Analyst InstaForex
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