I primi risultati della presidenza di D. Trump per i mercati finanziari si sono rivelati contrastanti. Esaminiamoli.
Mercati azionari
Il mercato azionario statunitense è rimasto vicino ai massimi storici raggiunti in precedenza. L'indice S&P 500, dopo un mese di presidenza di Trump (che ha ufficialmente assunto l'incarico il 20 gennaio), si è attestato vicino al massimo locale di 6.127,50 punti. Il Dow Jones Industrial Average, pur non avendo raggiunto il massimo di 45.000 punti, ha chiuso poco distante da esso, così come il Nasdaq 100.
Sorge una domanda: perché il mercato azionario americano continua a mantenersi vicino ai massimi storici, nonostante la Federal Reserve probabilmente non ridurrà più i tassi a causa della crescita dell'inflazione?
Molto probabilmente, ciò è dovuto alle aspettative di uno stimolo per l'economia nazionale derivante dall'approccio protezionista del presidente Trump, che potrebbe offrire ampie opportunità di crescita per la produzione interna e l'economia in generale.
Cosa aspettarsi dal mercato azionario?
Ritengo che, nel peggiore dei casi, il mercato continuerà a consolidarsi intorno ai livelli attuali, mentre nel migliore dei casi potrebbe proseguire la sua crescita.
Mercato delle criptovalute
Il mercato dei token ha praticamente interrotto la sua crescita, che era stata evidente per quasi tutte le principali criptovalute prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Da un lato, ciò è dovuto alle nuove opportunità di investimento nel settore reale dell'economia statunitense, ovvero nelle azioni. Dall'altro, la possibile ripresa della forza del dollaro, alimentata dalla crescita dell'inflazione e dalla mancanza di segnali chiari sull'adozione diffusa delle criptovalute nell'economia globale, sta frenando la domanda di token.
Cosa aspettarsi dal mercato delle criptovalute?
Ritengo che, fino a quando la situazione non si chiarirà, questo segmento del mercato finanziario globale si muoverà lateralmente.
Oro
Il metallo giallo è stato il principale beneficiario della tensione geopolitica globale, dell'indebolimento temporaneo del dollaro e delle mosse tariffarie dell'amministrazione americana. Nelle ultime quattro settimane, le quotazioni dell'oro hanno superato con decisione il precedente massimo di 2.790,10 dollari l'oncia e si sono avvicinate al nuovo massimo storico di 3.000,00 dollari.
È probabile che questo livello venga raggiunto grazie ai fattori sopra menzionati. Tuttavia, una volta terminata la guerra in Europa, ci si potrà aspettare una correzione significativa dei prezzi dell'oro, poiché verrà meno una delle principali fonti di instabilità geopolitica.
Dollaro
Nel mercato Forex, il dollaro statunitense è rimasto sotto pressione nelle ultime quattro settimane, ignorando uno dei suoi principali fattori di supporto: la fine del ciclo di riduzione dei tassi da parte della Fed, con la prospettiva di una possibile ripresa dei rialzi qualora l'inflazione negli USA, già sopra il 3%, continuasse a crescere.
A mio avviso, il calo dell'indice ICE può essere spiegato dalla diminuzione della domanda di dollari come valuta rifugio e dall'incertezza sulla reale implementazione del programma economico di Trump. Tuttavia, considero ancora possibile una ripresa del dollaro a causa della divergenza tra la politica monetaria della Fed e quella di altre banche centrali occidentali, che continuano a tagliare i tassi. Se le attuali condizioni economiche negli USA rimarranno invariate, mi aspetto che l'indice ICE possa raggiungere i 114,00 punti entro metà anno.
Previsioni di oggi:
USD/CAD
La coppia si sta mantenendo sopra il livello di supporto 1,4160. È probabile che la prossima settimana registri un aumento significativo, prima raggiungendo 1,4245 e successivamente il livello di 1,4300.
EUR/USD
La coppia si sta consolidando sotto 1,0520, intorno a 1,0500. L'incapacità di superare 1,0520 potrebbe portare a un'inversione di tendenza e a un calo inizialmente fino a 1,0390, con possibile 1,0335 nella prossima settimana.
