Main Quotes Calendar Forum
flag

FX.co ★ Sanzioni e scappatoie: chi controlla davvero i prezzi dell'energia?

next parent
Forex Analysis:::2025-02-25T11:09:46

Sanzioni e scappatoie: chi controlla davvero i prezzi dell'energia?

 Sanzioni e scappatoie: chi controlla davvero i prezzi dell'energia?

La situazione del petrolio si presenta interessante: i futures sul Brent sono saliti fino a 74,9$ al barile, segnando il secondo giorno consecutivo di crescita. Da un lato, i prezzi sono stati influenzati dalle nuove sanzioni degli Stati Uniti sul petrolio iraniano – lunedì sono state annunciate restrizioni contro oltre 30 società di intermediazione, operatori di petroliere e compagnie di navigazione coinvolti nelle transazioni con Teheran.

Questo è già il secondo ciclo di misure adottate dalle autorità statunitensi per ridurre al massimo l'export di petrolio dell'Iran, con il pretesto di prevenire lo sviluppo di armi nucleari.

Tuttavia, la situazione generale è mitigata da un fattore di incertezza legato alla domanda globale di energia. Trump ha confermato che i dazi sui prodotti importati da Canada e Messico saranno introdotti come pianificato. Queste misure potrebbero rallentare la crescita economica e, di conseguenza, ridurre la domanda di combustibili.

Inoltre, il mercato sta monitorando con attenzione le possibili trattative di pace nel conflitto in Europa orientale, che potrebbero alleviare o eliminare le sanzioni contro uno dei principali esportatori di energia. Se le restrizioni verranno effettivamente ridotte, questo paese potrebbe aumentare l'offerta di petrolio sul mercato globale.

Un altro potenziale fattore in grado di compensare la perdita delle forniture iraniane è la ripresa dell'export dalla regione del Kurdistan in Iraq. Se i flussi petroliferi da Teheran diminuiranno a causa delle sanzioni, il Kurdistan potrebbe parzialmente colmare il deficit, stabilizzando l'equilibrio tra domanda e offerta.

Gas al bivio: dove si dirigeranno i prezzi?

I prezzi del gas naturale si trovano ora vicino a una linea di tendenza rialzista di breve termine, situata tra 3,874$ e 3,920$. Questa zona è estremamente cruciale: se il prezzo rimbalzerà verso l'alto, potremmo assistere a un nuovo ciclo di crescita. Se invece il livello di supporto verrà infranto, il mercato potrebbe entrare in una fase di correzione più profonda.

 Sanzioni e scappatoie: chi controlla davvero i prezzi dell'energia?

Tuttavia, la prospettiva più interessante riguarda il potenziale crollo dei prezzi, che potrebbe essere più forte del previsto. Secondo un'analisi di Bloomberg, la questione non è se le risorse energetiche russe torneranno sul mercato globale, ma quando e a quali condizioni.

Se il commercio con la Russia dovesse normalizzarsi, i prezzi del gas potrebbero subire un'importante correzione al ribasso. Tuttavia, c'è un dettaglio cruciale: l'eliminazione o l'allentamento delle sanzioni potrebbe non portare immediatamente a un calo dei prezzi.

Secondo Bloomberg, mentre Stati Uniti e Russia stanno negoziando, si sono formate due teorie contrastanti: la prima ipotesi sostiene che il processo sarà lungo e imprevedibile, quindi le sanzioni rimarranno in vigore per mesi o addirittura anni.

La seconda indica che le restrizioni saranno presto allentate. La seconda versione sembra più probabile, ma c'è un neo: il vero ruolo non è giocato tanto dalla natura giuridica delle sanzioni, quanto dalla loro effettiva attuazione.

Formalmente esistono delle restrizioni, ma in realtà sono già state trovate o sono in fase di creazione molte soluzioni alternative, o lo saranno a breve.

Di conseguenza, anche un'eventuale revoca ufficiale del regime di sanzioni non determinerà un calo immediato dei prezzi, almeno nel breve termine. Ciò è dovuto al fatto che il mercato si è già adattato a operare in modalità semi-clandestina e tiene conto dei rischi attuali.

Inoltre, la Russia, uno dei maggiori fornitori globali di materie prime (petrolio, grano, carbone, ecc.), non ha ridotto significativamente la sua produzione.

Di conseguenza, una quota consistente delle forniture continua a fluire nel mercato globale attraverso canali alternativi.

Il punto cruciale ora è se verrà trovata rapidamente una soluzione diplomatica per allentare il regime delle sanzioni.

Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere a un periodo di elevata volatilità, con un aumento dell'offerta di petrolio e una domanda che non cambia altrettanto rapidamente. Nel settore del gas, invece, la revoca delle restrizioni potrebbe portare a una forte correzione dei prezzi nel caso di un ripristino delle forniture.

Nel breve termine, i mercati energetici dovranno comunque monitorare attentamente i segnali geopolitici e la dinamica dell'offerta di Iran, Kurdistan e Russia. Questi fattori rappresentano i principali driver fondamentali che determineranno l'andamento del petrolio e del gas nei prossimi mesi.

Analyst InstaForex
Share this article:
next parent
loader...
all-was_read__icon
You have watched all the best publications
presently.
We are already looking for something interesting for you...
all-was_read__star
Recently published:
loader...
More recent publications...