Nell'ultimo giorno prima della riunione della Fed, l'euro non è ancora riuscito a resistere all'uscita generale dal rischio di mercato ed è sceso di 80 punti, fermandosi sulla linea di tendenza del grafico giornaliero. Si attendono messaggi morbidi o particolarmente morbidi dall'odierna riunione della Fed e dal discorso di Jerome Powell.
Non si esclude nemmeno un abbassamento dei tassi, anche se la probabilità di mercato della loro conservazione è del 97,9%. Allo stesso tempo, occorre notare che la probabilità di tale riduzione di un quarto di punto per la settimana è aumentata dall'1,8% al 2,1%, e la divergenza delle curve dei rendimenti sui titoli di Stato è diventata più evidente rispetto a una settimana fa. Naturalmente, il conflitto in Medio Oriente sarà una buona ragione per la Fed per abbassare il tasso "senza guardare a Trump" e agli speculatori valutari. Se ciò accade, allora il dollaro e il mercato azionario possono mostrare una correlazione inversa: il dollaro continuerà a scendere e lo S&P500 continuerà la correzione al ribasso.
Nel grafico su quattro ore, il prezzo ha formato una bandiera, una tipica figura di continuazione del trend. Per confermare il segnale, il prezzo deve soltanto consolidarsi al di sopra del livello di resistenza di 1,1535, il che significherà anche la sua uscita oltre la linea di tendenza. Si rimane dunque in attesa della decisione della Fed.
