L'Unione Europea prevede di imporre dazi di ritorsione sulle importazioni dagli Stati Uniti, inclusi gli aeromobili Boeing, qualora il presidente Donald Trump, come molti si aspettano, dovesse imporre i suoi dazi commerciali sui beni del blocco.
I funzionari UE si aspettano un mantenimento delle tariffe da parte degli USA anche dopo la fine dei negoziati commerciali. Finora la Commissione europea, che si occupa delle questioni commerciali dell'Unione, non ha commentato in alcun modo le azioni di risposta del blocco. "Se gli Stati Uniti insisteranno su un accordo asimmetrico, dovremo rispondere e ristabilire l'equilibrio in alcuni settori chiave", ha affermato Stéphane Séjourné, commissario europeo per l'industria.
Occorre ricordare che l'Unione europea deve trovare un accordo con Washington prima del 9 luglio, termine dopo il quale ci sarà l'aumento del 50% delle tariffe su quasi tutte le esportazioni verso gli USA. Trump ha criticato l'UE dicendo che è stata creata per ingannare gli Stati Uniti e sfruttare il proprio surplus commerciale imponendo presunte barriere al commercio americano. L'UE stima che le tariffe statunitensi colpiscano beni per un valore di 380 miliardi di euro, ovvero circa il 70% delle sue esportazioni verso gli USA.
I negoziati commerciali stanno acquisendo slancio e la commissione sta facendo del suo meglio per giungere a una soluzione che vada a vantaggio di entrambe le parti. La scorsa settimana, la commissione ha comunicato agli stati membri che gli USA spingono su richieste che porteranno a un accordo ingiusto. Tali richieste, secondo gli esperti, riguardano principalmente l'accesso delle imprese americane al mercato europeo, nonché l'armonizzazione di standard e regolamenti, che potrebbero creare condizioni di squilibrio per i produttori locali. La Commissione ha espresso preoccupazione per il fatto che l'accettazione di tali condizioni potrebbe compromettere la competitività delle imprese europee e causare la perdita di posti di lavoro.
In risposta, i funzionari statunitensi hanno affermato la necessità di una distribuzione più equa dei benefici commerciali e l'eliminazione delle barriere all'export americano. I funzionari hanno inoltre sottolineato che l'attuale struttura del commercio non riflette il reale equilibrio di potere nell'economia globale e necessita dunque di una revisione.
Come precedentemente riferito, tra le richieste degli Stati Uniti vi sono anche misure relative alle quote per l'export di pesce, che, secondo i funzionari UE, potrebbero essere incompatibili con le norme dell'Organizzazione mondiale del commercio. Molti nell'UE si aspettano che la maggior parte delle tariffe statunitensi rimarrà in vigore anche se dovesse essere raggiunto un accordo, inclusa la tariffa base del 10%.
"Capisco che gli Stati Uniti lavorino in larga misura con un livello base del 10%", ha dichiarato Maroš Šefčovič, commissario europeo per il commercio. "Stiamo lavorando anche a misure di riequilibrio che proteggeranno le imprese e i lavoratori europei nel caso in cui non venisse trovata una soluzione negoziale equa", ha affermato.
Uno dei settori che subirà l'impatto della guerra commerciale sarà l'aviazione civile. Séjourné ha affermato che l'azienda Airbus, con sede a Tolosa, in Francia, non può essere esposta alla concorrenza sleale di Boeing, la cui sede è ad Arlington, Virginia. "Se non ristabiliamo l'equilibrio, alcuni dei settori principali risulteranno non protetti, c'è dunque un forte interesse economico nelle nostre azioni", ha detto.
Occorre ricordare anche che l'Unione europea ha già approvato tariffe su 21 miliardi di euro di merci statunitensi, che potrebbero essere rapidamente introdotte rapidamente in risposta ai dazi imposti da Trump sull'export di acciaio e alluminio. Le tariffe sono rivolte agli stati USA politicamente sensibili e includono prodotti come soia, prodotti agricoli, pollame e motociclette. Il blocco sta preparando anche un ulteriore elenco di tariffe su 95 miliardi di euro di beni statunitensi, in risposta ai cosiddetti dazi reciproci e dazi sulle auto imposti da Trump.
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