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FX.co ★ Il mercato si prepara a un'altra scossa

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Forex Analysis:::2025-07-04T09:44:48

Il mercato si prepara a un'altra scossa

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato ieri che nella giornata di venerdì la sua amministrazione avrebbe iniziato a inviare ai partner commerciali le lettere relative all'istituzione dei dazi unilaterali che, stando alle sue parole, i vari Paesi dovranno pagare a partire dal 1° agosto.

Trump ha detto ai giornalisti che oggi sarebbero state inviate circa 12 lettere ai partner chiave, mentre le altre arriveranno nei prossimi giorni.
"Penso che saranno inviate tutte entro il 9 luglio", ha aggiunto Trump, riferendosi al termine inizialmente stabilito per raggiungere accordi con gli Stati Uniti. "I dazi varieranno dal 10% al 70%", ha aggiunto.

Il mercato si prepara a un'altra scossa

Il livello superiore di questo intervallo, se effettivamente applicato, sarà superiore a qualsiasi tariffa inizialmente definita dal presidente nel cosiddetto "giorno della Liberazione" di inizio aprile. Allora i dazi variavano da una tariffa di base del 10% per la maggior parte delle economie a un massimo del 50%. Trump non ha specificato né i Paesi a cui sarebbero state applicate le tariffe, né tantomeno se su alcuni beni sarebbero stati imposti dazi maggiori di altri.

Trump ha inoltre ribadito in più occasioni: se i Paesi non riusciranno a raggiungere un accordo con gli Stati Uniti entro la scadenza della prossima settimana, allora la sua amministrazione imporrà loro i tassi più alti. Il presidente USA aveva annunciato un aumento dei cosiddetti dazi reciproci il 2 aprile, per poi sospenderli per 90 giorni e dare ai vari Paesi il tempo di negoziare, fissando un tasso del 10% per questo periodo "di grazia". Al momento l'amministrazione Trump ha annunciato accordi con il Regno Unito e il Vietnam, e ha accettato una tregua con la Cina che ha portato le due maggiori economie del mondo ad alleggerire le tariffe reciproche.

Nella giornata di giovedì, alla domanda sui nuovi accordi, Trump ha risposto: "Abbiamo un paio di accordi in più, ma, sapete, ho comunque intenzione di inviare le lettere e dire quali dazi dovranno pagare. Così è molto più facile."

Trump ha annunciato l'accordo con il Vietnam questa settimana, affermando che gli Stati Uniti avrebbero imposto un dazio del 20% sulle esportazioni vietnamite negli USA e un'aliquota del 40% sulle merci che transitano per il Paese asiatico.

Molti importanti partner commerciali, come il Giappone, la Corea del Sud e l'Unione europea, stanno invece ancora lavorando alla definizione degli accordi. Il presidente ha espresso ottimismo sul raggiungimento di un accordo con l'India, ma è stato freddo sulle prospettive di un accordo con il Giappone, definendo Tokyo un partner con cui è difficile negoziare. Questa settimana, ha poi intensificato le sue critiche, dicendo che il Giappone dovrebbe essere costretto a pagare il 35%.

Martedì il presidente ha anche affermato che non pensa di rinviare la scadenza della prossima settimana. Ieri, tuttavia, il Segretario al Tesoro Scott Bessent, rispondendo alla domanda su una possibile estensione dei negoziati, ha affermato che Trump prenderà una decisione definitiva più avanti. "Faremo ciò che vuole il presidente, ed è lui che deciderà se i negoziati vengono condotti in buona fede o se è necessario mettere il punto finale alla questione", ha detto Bessent.

Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico EUR/USD, ora gli acquirenti devono pensare a come raggiungere il livello di 1,1790. Solo questo permetterà di mirare al test di 1,1825. Da lì si potrà salire a 1,1866, ma riuscirci senza il sostegno dei principali operatori sarà piuttosto problematico. L'obiettivo più lontano è il massimo di 1,1910. In caso di calo dello strumento di trading intorno al livello di 1,1750, ci si aspettano azioni significative da parte dei grandi acquirenti. Se lì non ci sarà nessuno, non sarebbe male aspettarsi un aggiornamento del minimo di 1,1715, o un'apertura di posizioni lunghe da 1,1675.

Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico GBP/USD, gli acquirenti della sterlina devono conquistare la resistenza più vicina a 1,3675. Solo questo permetterà di puntare a 1,3705, oltre cui sarà piuttosto difficile sfondare. L'obiettivo più lontano sarà intorno a 1,3746. In caso di calo della coppia, gli orsi cercheranno di riprendere il controllo sopra 1,3635. Se ci riusciranno, la rottura di questo intervallo infliggerà un duro colpo alle posizioni dei tori e spingerà la coppia GBP/USD verso il minimo di 1,3600, con la prospettiva di un'estensione a 1,3565.

Analyst InstaForex
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