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FX.co ★ EUR/USD. Intrappolata in un canale laterale

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Forex Analysis:::2025-07-09T13:01:06

EUR/USD. Intrappolata in un canale laterale

La coppia euro-dollaro è alla deriva sullo sfondo di un calendario economico quasi vuoto. I trader hanno scontato in anticipo il "fattore 9 luglio", poiché già lunedì Donald Trump aveva delineato le prospettive future dello scontro tariffario. Il presidente USA ha annunciato l'ammontare dei dazi individuali su 14 paesi e ha contemporaneamente prorogato il "periodo di grazia" di altre tre settimane, ossia fino al 1° agosto.

Il mercato ha interpretato la decisione di Trump a favore della valuta americana, così che la coppia euro/dollaro lunedì è scesa di oltre cento punti, da 1,1791 a 1,1688. Intanto però i venditori non sono riusciti a consolidarsi nella sedicesima figura, tra le notizie che gli Stati Uniti potrebbero presto concludere un accordo commerciale con l'Unione europea. Dato che il volume degli scambi di beni e servizi tra gli Stati Uniti e l'UE supera il trilione di dollari l'anno, questa notizia (non ancora confermata) ha permesso agli acquirenti di eur/usd di riconquistare alcune delle posizioni perse.

EUR/USD. Intrappolata in un canale laterale

Di conseguenza, la coppia è rimasta bloccata in un canale laterale. L'ampiezza delle fluttuazioni dei prezzi ha iniziato a diminuire, riflettendo l'esitazione sia dei venditori che degli acquirenti di eur/usd. Al momento, l'intervallo operativo dei prezzi è di soli 30 punti (1,1700 – 1,1730), il che significa che la coppia di fatto è ferma sul posto e ignora le notizie macroeconomiche secondarie.

Del resto, i trader hanno ignorato (o meglio, hanno reagito in modo debole) anche al rapporto abbastanza significativo sulla crescita dell'inflazione pubblicato oggi in Cina. Nei quattro mesi precedenti (febbraio, marzo, aprile, maggio), l'economia cinese ha mostrato una deflazione "grazie" ai dazi doganali imposti da Donald Trump. L'indice dei prezzi al consumo è inizialmente crollato fino al -0,7%, per poi "stabilizzarsi" al -0,1%. I cinesi non sono riusciti a sostituire rapidamente la domanda americana dei propri beni con il mercato interno o con un altro mercato; pertanto, le merci che venivano precedentemente inviate negli USA sono rimaste a prendere polvere sugli scaffali dei magazzini. La situazione è stata aggravata anche dalla debole domanda interna dei consumatori.

Tuttavia, a giugno, la situazione è inaspettatamente cambiata. Stando alle previsioni, nel mese di giugno l'IPC in Cina sarebbe dovuto rimanere in territorio negativo a -0,1%. Contrariamente alle aspettative degli analisti, l'indice dei prezzi al consumo è invece riuscito, pur con difficoltà, a uscire dal territorio negativo, attestandosi a +0,1%. Tale dinamica è stata guidata dall'aumento della spesa al consumo favorita dall'aumento dei sussidi governativi e dall'allentamento delle tensioni commerciali.

La coppia ha reagito positivamente alla notizia, pur rimanendo, ancora, all'interno del suddetto canale di prezzo. Dopo la crescita del prezzo a 1,1730 è infatti svanito l'impulso settentrionale di breve termine e la coppia è ricaduta alla base della diciassettesima figura. A maggior ragione per il fatto che il rapporto sull'inflazione aveva un "difetto", giacché l'inflazione della produzione è diminuita più del previsto. Il PPI è rimasto in territorio negativo per gli ultimi 33 mesi consecutivi, scendendo ancora di più negli ultimi quattro mesi e aggiornando costantemente i minimi. A giugno, ad esempio, l'indicatore è sceso a -3,6% (a fronte di una previsione di -3,2%): si tratta del valore minimo dell'indice dal luglio 2023.

In altre parole, le notizie provenienti dalla Cina non hanno provocato un aumento di interesse per gli asset rischiosi. L'euro ha reagito positivamente alla crescita dell'IPC cinese, ma il continuo declino del PPI non ha consentito agli acquirenti di eur/usd di rafforzare le proprie posizioni. La coppia è rimasta nel canale laterale, in attesa di nuove notizie.

Il calendario economico per la coppia euro/dollaro è quasi vuoto: a destare interesse è solo il protocollo della riunione di giugno della Fed, che teoricamente può provocare volatilità. E ciò accadrà solo se il testo dei "verbali" sarà significativamente diverso dal testo della dichiarazione di accompagnamento o dalle idee principali espresse dai membri della Fed subito dopo la riunione di giugno.

Occorre ricordare che a seguito dell'incontro Jerome Powell aveva affermato con decisione che l'autorità di regolamentazione nel prossimo futuro – almeno fino a settembre – manterrà una posizione di attesa vista la generale incertezza sulle tariffe. Powell ha ripetuto lo stesso messaggio al Congresso USA, parlando attraverso un rapporto semestrale, e al forum economico di Sintra. In realtà, proprio per questo la probabilità di una riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed nella riunione di luglio è ora solo del 4,7% (dato CME FedWatch). Vale a dire, ora il mercato - senza alcun suggerimento - ha fiducia nel fatto che la Fed questo mese manterrà lo status quo. Pertanto, i segnali corrispondenti, che verranno di certo espressi nel verbale della riunione di giugno, non impressioneranno poi molto gli operatori di mercato. Soprattutto sullo sfondo delle ultime decisioni di Trump, che ha fissato una nuova scadenza negoziale.

Così, al momento non ci sono segnali di natura fondamentale o tecnica che indichino movimenti verso nord o verso sud. I trader di eur/usd rimangono cauti tra l'incertezza generale, l'avversione al rischio e a un calendario economico praticamente vuoto. In tali condizioni, è consigliabile restare fuori dal mercato.

Analyst InstaForex
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