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FX.co ★ Perché l'euro è calato così tanto

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Forex Analysis:::2025-07-29T09:44:05

Perché l'euro è calato così tanto

L'euro è crollato di oltre l'1% in seguito all'accordo commerciale raggiunto tra l'UE e gli USA: un accordo, su cui non tutti sembrano essere d'accordo.

Le opinioni dei leader europei sono piuttosto divergenti. Alcuni hanno difeso l'accordo trovato con il presidente Trump in base al quale l'UE si fa carico di una tariffa del 15% sulla maggior parte delle sue esportazioni verso gli USA, mentre altri si sono espressi contro, dicendo che porterà a un brusco calo dell'industria – soprattutto in Germania.

Perché l'euro è calato così tanto

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che domenica ha incontrato Trump nel suo golf club di Turnberry, in Scozia, ha accolto con favore l'accordo che garantirà stabilità e prevedibilità alle imprese e ai consumatori. L'Unione europea sapeva già che l'accordo avrebbe favorito gli Stati Uniti, ma von der Leyen ha esortato i giornalisti a "non dimenticare da dove veniamo", citando i dazi fino al 50% precedentemente minacciati da Trump.

Il taglio del tasso è stato un sollievo per gli stati membri che dipendono dall'export, in particolare la Germania, che nel 2024 ha esportato negli Stati Uniti auto e parti di ricambio per un valore di 34,9 miliardi di dollari. "L'accordo ha evitato un conflitto commerciale che avrebbe potuto colpire duramente l'economia orientata all'esportazione della Germania", ha dichiarato il Cancelliere tedesco Friedrich Merz nel suo discorso. "Questo ci ha permesso di proteggere i nostri interessi fondamentali anche se avrei preferito favorire ulteriormente il commercio transatlantico".

Gli economisti stimano che senza un accordo, a partire dal 1° agosto l'aliquota media effettiva dei dazi doganali statunitensi sarebbe salita a quasi il 18% rispetto all'attuale 13,5%. Il nuovo accordo riduce questa cifra al 16%. In questo contesto, l'euro è crollato rispetto al dollaro in soli due mesi, perdendo l'1%. Si tratta del più grande calo dal 12 maggio, con l'euro che mostra i risultati peggiori nel paniere delle principali valute.

Eppure i rappresentanti dell'industria automobilistica tedesca non sono d'accordo con Merz. A loro parere, l'accordo renderà l'industria automobilistica vulnerabile e le imprese europee meno competitive. "Questo accordo è un compromesso inadeguato, che invia un segnale catastrofico alle economie strettamente intrecciate su entrambe le sponde dell'Atlantico", ha affermato Wolfgang Niedermark, membro del Consiglio esecutivo della Federazione industriale tedesca BDI. "L'UE si fa carico di tariffe dolorose. Anche un dazio del 15% avrà enormi conseguenze negative per l'industria orientata all'export della Germania".

La Francia, che aveva assunto una posizione più aggressiva nei negoziati, ha sottolineato la stabilità che porterà l'accordo, ma ha anche raccomandato l'attivazione dello strumento coercitivo dell'UE per avviare una massiccia ritorsione contro gli Stati Uniti, colpendo le società tecnologiche americane e bloccando la partecipazione delle imprese americane agli appalti pubblici in Europa. "Cerchiamo di essere chiari: la situazione attuale è insoddisfacente e non può essere sostenibile", ha detto il ministro francese per gli affari europei Benjamin Haddad sui social media. "Il libero scambio, che dalla fine della Seconda guerra mondiale ha portato prosperità su entrambe le sponde dell'Atlantico, viene ora rinnegato dagli Stati Uniti, che optano invece per la coercizione economica e il totale disprezzo delle regole dell'OMC".

Anche il ministro olandese per il commercio estero Hanneke Boerma ha detto che l'accordo non è "ideale" e ha esortato la commissione a proseguire i negoziati con gli Stati Uniti. Il primo ministro ungherese Viktor Orban, da lungo tempo una spina nel fianco per le istituzioni di Bruxelles, ha assunto una posizione ancora più dura, in parte criticando la von der Leyen e, al contempo, lodando il presidente americano. "Ovviamente, non si tratta di un accordo che Donald Trump ha stretto con Ursula von der Leyen", ha dichiarato Orban in un'intervista online. "Donald Trump si è mangiato Ursula von der Leyen a colazione. Il presidente americano è un peso massimo nei negoziati, mentre la signora Presidente è un peso piuma".
Ovviamente, il divario di opinione può solo ampliarsi con l'emergere dei dettagli dell'accordo UE-USA, un fattore che eserciterà ulteriori pressioni sull'euro.

Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico EUR/USD, ora gli acquirenti devono pensare a come raggiungere il livello di 1,1580. Solo questo permetterà di mirare al test di 1,1620. Da lì si potrà salire a 1,1635, ma riuscirci senza il sostegno dei principali operatori sarà piuttosto problematico. L'obiettivo più lontano è il massimo di 1,1660. In caso di calo dello strumento di trading intorno al livello di 1,1560, ci si aspettano azioni significative da parte dei grandi acquirenti. Se lì non dovesse esserci attività, non sarebbe male aspettarsi un aggiornamento del minimo di 1,1510, o un'apertura di posizioni lunghe da 1,1480.

Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico GBP/USD, gli acquirenti della sterlina devono conquistare la resistenza più vicina a 1,3360. Solo questo permetterà di puntare a 1,3385, oltre cui sarà piuttosto difficile sfondare. L'obiettivo più lontano sarà intorno a 1,3415. In caso di calo della coppia, gli orsi cercheranno di riprendere il controllo sopra 1,3330. Se ci riusciranno, la rottura di questo intervallo infliggerà un duro colpo alle posizioni dei tori e spingerà la coppia GBP/USD verso il minimo di 1,3295, con la prospettiva di un'estensione a 1,3255.

Analyst InstaForex
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