EUR/USD
L'euro non ha ancora trovato la forza di superare, nemmeno in chiusura di giornata, il livello di supporto a 1,1632 nell'attesa dei dati odierni sull'occupazione negli Stati Uniti. Negli ultimi tre giorni, l'oscillatore Marlin si è mantenuto esattamente al confine tra le due tendenze, indicando anch'esso una situazione di neutralità.
I dati di ieri sui nuovi posti di lavoro nel settore privato comunicati da ADP hanno evidenziato un aumento di 54 mila unità contro una previsione di 73 mila. In pratica, la differenza non è così marcata. Anche per oggi, dai Nonfarm Payrolls ci attendiamo un dato attorno alle 75 mila unità. Un dato buono? Sì, è un buon risultato, soprattutto se si considera che dall'inizio dell'anno (o dal quarto trimestre scorso), come dicono le "autorità competenti", le revisioni sui Nonfarm Payrolls sono state di circa 60 mila ogni mese. Riteniamo che i grandi operatori abbiano già valutato attentamente la situazione del mercato del lavoro, definendolo non debole, ma in via di indebolimento. Se ipotizziamo che i partecipanti al mercato si asterranno da azioni speculative, il prezzo dell'euro potrebbe continuare a muoversi lateralmente fino alla riunione della Fed.
D'altra parte, però, proprio l'accumulazione delle aspettative di un doppio taglio dei tassi, che ha sostenuto l'euro negli ultimi 6-8 mesi, potrebbe causare un crollo delle quotazioni se i dati sui Nonfarm Payrolls usciranno leggermente sopra le attese. Ed è proprio questo il nostro scenario principale da ormai un mese.
Quindi, il primo target per l'euro è posto a 1,1495 – picco del 5 giugno.
Sul grafico a quattro ore, il prezzo ha raggiunto la linea di tendenza e la linea di equilibrio, mentre la linea segnale dell'oscillatore Marlin ha toccato lo zero. La situazione appare totalmente neutrale. In ogni caso, non è informativa e richiede semplicemente di attendere i dati. L'intervallo 1,1632–1,1670 sembra piuttosto indicato per attendere queste notizie.