Lunedì la coppia di valute EUR/USD ha continuato a muoversi verso l'alto nei limiti del trend che si è formato nelle ultime settimane. Il movimento verso l'alto è ancora debole, ma corrisponde pienamente alla natura generale e al ritmo. La questione del perché il dollaro stia di nuovo calando, se lunedì non aveva motivi per farlo, non dovrebbe nemmeno essere posta. Già mercoledì sera, la Fed probabilmente deciderà di abbassare il tasso chiave, e per il mercato ora questo fattore è come un drappo rosso per un toro.
Il fattore di allentamento della politica monetaria della Fed ha iniziato a essere elaborato dai mercati da molto tempo, già da quando l'inflazione negli Stati Uniti aveva iniziato a rallentare. Abbiamo ritenuto a lungo che tale fattore fosse stato elaborato "in anticipo", e anche con una riserva. Tuttavia, nel 2025, le condizioni e le circostanze sono cambiate drasticamente. Ora al dollaro bastano anche fattori formali per cadere. E la riduzione del tasso della Fed non è neanche un fattore formale, ma un fattore molto reale.
Neanche il mercato in questo momento capisce quali siano le prospettive di politica monetaria per il resto del 2025 e il prossimo anno. Che la Fed sia disposta a tagliare i tassi due volte è chiaro come sole. Ma poi cosa accadrà? La questione non è più legata solo alla debolezza del mercato del lavoro USA. Il fatto è che Donald Trump colpisce la Fed quasi ogni giorno. Nel fine settimana, ad esempio, ha chiesto ancora una volta una riduzione dei tassi, e non "di un pietoso 0,25%". Se Trump si limitasse a chiedere, forse questo fattore non sarebbe così dolente per la valuta statunitense. Ma Trump non solo esige, cerca di licenziare tutti i membri del comitato monetario della Fed che non sono pronti a votare per un taglio dei tassi.
A fine estate a lasciare il posto era stata Adriana Kugler, in circostanze molto strane. Trump ha già licenziato Jerome Powell 5 volte. Di recente, il presidente USA ha licenziato Lisa Cook, senza avere alcuna autorità o motivi fondati per farlo, come è stato rapidamente notato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha bloccato il licenziamento di Cook.
Non importa chi abbia licenziato, o meno, Trump. Quel che importa è che mette pressione sulla Fed, e per questo il mercato non capisce quanti altri "giocatori in campo" verranno sostituiti. Powell lascerà in ogni caso il suo posto nel maggio 2026, e allora il FOMC avrà già almeno quattro "colombe". A Trump non resta che cambiare qualche altro funzionario, e il gioco è fatto.
E il modo in cui il mercato scambierà il dollaro nel prossimo anno dipenderà dal cambiamento di altri funzionari. Se i trader sentono che Trump è vicino alla vittoria sul regolatore americano, le quotazioni del dollaro caleranno alla velocità della luce, perché il mercato avrà capito che i tassi non dipendono da due mandati, ma dall'opinione di Trump, che sarà in grado di piegarli in qualsiasi direzione. Per la prima volta, la Fed diventerà la "banca da polso" del Presidente degli Stati Uniti, e perderà così il senso della propria esistenza, poiché non sarà più lei a prendere decisioni.
La volatilità media della coppia EUR/USD negli ultimi 5 giorni di negoziazione, al 16 settembre, è di 63 punti e si caratterizza come "media". Per martedì ci aspettiamo un movimento della coppia tra i livelli 1,1706 e 1,1832. Il canale superiore di regressione lineare è orientato verso l'alto, il che indica ancora una tendenza rialzista. L'indicatore CCI è entrato nell'area di ipervenduto tre volte, un avvertimento della ripresa della tendenza al rialzo. È stata formata anche una nuova divergenza rialzista, che preannuncia una crescita.
Livelli di sostegno più vicini:
S1 – 1,1719
S2 – 1,1658
S3 – 1,1597
Livelli di resistenza più vicini:
R1 – 1,1780
R2 – 1,1841
Raccomandazioni di trading:
La coppia EUR/USD può riprendere la tendenza al rialzo. Sulla valuta americana è ancora forte l'impatto della politica di Donald Trump, che non ha intenzione di "fermarsi qui". Il dollaro è cresciuto quanto ha potuto (non a lungo), ma ora sembra giunto il momento per un nuovo ciclo di prolungata caduta. Con il prezzo al di sotto della media mobile, si possono considerare piccole short con obiettivo a 1,1658, esclusivamente su basi correttive. Al di sopra della media mobile, le posizioni lunghe con obiettivi a 1,1780 e 1,1832 rimangono rilevanti per il proseguimento della tendenza.
Spiegazione delle illustrazioni:
I canali di regressione lineare aiutano a determinare la tendenza corrente. Se vanno entrambi in una direzione, significa che al momento la tendenza è forte;
La linea della media mobile (impostazioni 20,0, Smoothed) determina la tendenza a breve termine e la direzione in cui è necessario effettuare il trading;
Livelli Murray – livelli target per movimenti e correzioni;
Livelli di volatilità (linee rosse) - probabile canale dei prezzi in cui la coppia trascorrerà i giorni successivi, sulla base degli indicatori di volatilità correnti;
Indicatore CCI – il suo ingresso nell'area di ipervenduto (inferiore a -250) o nell'area di ipercomprato (superiore a +250) significa che si sta avvicinando l'inversione di tendenza in direzione opposta.