Il mercato azionario americano attrae investitori come un magnete. È difficile resistere quando, per la prima volta dal novembre 2021, tutti e quattro i principali indici azionari, l'S&P 500, il Nasdaq 100, il Dow Jones e il Russell 2000, chiudono ai massimi record. È accaduto solo 25 volte nel XXI secolo. Un dato che combinato all'ascesa dei treasures dei non residenti a livelli record, rende chiaro come l'eccezionalismo americano sia ancora vivo. Anche se con una piccola chicca.
In totale, gli investitori stranieri possiedono 20.000 miliardi di dollari in azioni emesse negli Stati Uniti e 14.000 miliardi di dollari in obbligazioni, compresi i titoli del Tesoro. A inizio aprile la loro fuga dal mercato, causata dai dazi di Trump, aveva portato l'S&P 500 al minimo su 15 mesi. Da allora, la narrazione dominante di "Sell America" è cambiata in "Hedge America". I titoli vengono acquistati come torte calde, il costo dei rischi assicurativi in varie valute diminuisce, così come il dollaro USA.
Dinamica del costo della copertura dei rischi derivanti dalla proprietà di asset statunitensi
La Deutsche Bank stima che circa l'80% degli acquisti di ETF su azioni statunitensi sia coperto da non residenti. Secondo Ninety One Asset Management, il flusso di acquisti di titoli emessi negli Stati Uniti con inclusa assicurazione contro i rischi potrebbe aumentare di 1.000 miliardi di dollari. Ciò sosterrebbe il cammino rialzista dell'S&P 500, affondando il dollaro USA.
Un'altra ondata di interesse per la copertura potrebbe arrivare nel caso in cui Donald Trump riuscisse a prendere il controllo della Fed. Quanti più i funzionari del FOMC agiranno come Steve Miran a settembre, tanto maggiori saranno i rischi di perdita dell'indipendenza della banca centrale e di un taglio drastico del tasso sui fondi federali. Secondo Standard Bank, in tale scenario ci sarebbero tutte le ragioni per mostrare amore verso gli indici azionari e odiare il dollaro.
UBS Global Wealth Management ritiene che tassi più bassi, crescita costante dei profitti e il vento a favore delle tecnologie di intelligenza artificiale sosterranno il rally S&P 500 fino alla fine del prossimo anno. Il mercato dei futures da l'80% di possibilità di due ulteriori atti di espansione monetaria da parte della Fed entro il 2025, mentre l'accordo da 5 miliardi di dollari tra NVIDIA e Intel ha consentito alle azioni di quest'ultima di registrare la migliore crescita giornaliera dall'ottobre del 1987.
Dinamica S&P 500 a settembre
Nonostante il fatto che settembre sia considerato il mese peggiore per le azioni americane, nei periodi in cui la Fed ha tagliato i tassi è cambiato tutto. Dal 1971, l'S&P 500 è cresciuto più che diminuire. La conferma dello schema è il 2024 e, molto probabilmente, lo sarà anche il 2025.
A livello tecnico, sul grafico giornaliero, l'S&P 500 ha superato la candela doji e ha riscritto il massimo storico. Le posizioni lunghe formate da 6570 e accumulate da 6625 sembrano buone; ad allarmare è la formazione di un'altra candela doji. Non sarebbe stato necessario prendere profitto sulla rottura del suo minimo a 6615. Tuttavia, con una tendenza rialzista così forte, i ritracciamenti offriranno nuove opportunità di acquisto sull'indice azionario generale.
