EUR/USD
Alla fine della giornata di ieri l'euro è sceso di 53 punti. Oggi, durante la sessione del Pacifico, il prezzo arretra di altri 30 punti e si avvicina al livello target di 1,1605. L'oscillatore Marlin è in discesa dopo aver invertito la rotta dalla linea dello zero. Anche sul grafico settimanale si osservano divergenze e Marlin si trova in territorio negativo. Formalmente, la situazione si sta sviluppando secondo il nostro scenario principale: davanti all'euro si prospetta un lungo percorso verso il livello obiettivo di 1,1066 (minimo di maggio), che quasi coincide con il ritracciamento del 50% rispetto alla crescita registrata da gennaio di quest'anno.
Ma questo scenario così ben delineato è offuscato da diversi fattori: il gap di lunedì rimasto aperto, il mercato azionario statunitense ai massimi storici, i rendimenti dei Treasury USA a 5 anni fermi ai livelli di chiusura di venerdì, il volume degli scambi giornalieri inferiore alla media. In altre parole, non c'è alcun flusso di capitali: l'euro scende per fattori interni – ad esempio, le dimissioni del Primo Ministro francese S. Lecornu. Se dovessero profilarsi nuove elezioni parlamentari in Francia, ciò aumenterebbe la confusione sull'euro.
Per questo motivo non ci aspettiamo un forte calo della valuta europea. È possibile che ci sia un'inversione già da 1,1605, e potrebbe accadere oggi. Se il prezzo si stabilizzerà sotto tale livello, andrà a testare il supporto a 1,1495; se dovesse scendere anche sotto questo, il prossimo obiettivo è 1,1392. Da ognuno di questi livelli può verificarsi un'inversione verso 1,1779, per chiudere il gap e sfruttare un'ultima opportunità di retest della fascia superiore del canale di prezzo (1,1910). L'euro sta entrando in una fase di incertezza simile a quella della prima metà del 2021.
Nel grafico su quattro ore, il prezzo si sta avvicinando rapidamente al supporto target di 1,1605. L'oscillatore Marlin sta scendendo in modo molto marcato e, con questa intensità, raggiungerà la zona di ipervenduto in area 1,1495.
Dunque, se il prezzo non dovesse invertire la rotta correggendo l'intera discesa dal 17 settembre, ci aspettiamo un tale rimbalzo proprio dal livello di 1,1495.