L'euro ha affrontato con onore le sfide poste dalla retorica "falco" del verbale della riunione di ottobre del FOMC e dal datosull'occupazione fuori dal settore agricolo negli Stati Uniti, che ha superato le aspettative degli esperti di Bloomberg. Tuttavia, le deludenti statistiche sull'attività economica nell'Eurozona hanno permesso ai ribassisti di EUR/USD di testare il minimo locale.
L'indice composito dei direttori agli acquisti (PMI) della zona euro è rallentato a ottobre, passando da 52,5 a 52,4, e non ha soddisfatto le aspettative. Il PMI tedesco è sceso da 53,9 a 52,1, il che ha seriamente deluso gli investitori. Grazie agli stimoli fiscali di Friedrich Merz, la Germania è nuovamente vista come il motore della crescita del PIL dell'Eurozona. Tuttavia, al momento la macrostatistica non lo conferma. Di conseguenza, l'euro non riesce a sfruttare vantaggi quali la riduzione della divergenza nella crescita economica rispetto agli Stati Uniti.
Dinamica dell'attività economica europea
Il dollaro americano, al contrario, gioca le sue carte con grande precisione. Nel verbale dell'ultima riunione del FOMC è stato sottolineato che la banca centrale considera appropriata la continuazione del ciclo di espansione monetaria, ma non a dicembre. Inoltre, la maggior parte dei membri del Comitato, compresi quelli non votanti, aveva espresso la volontà di mantenere il tasso invariato in ottobre, nonostante fosse stato effettivamente ridotto al 4%.
Tale retorica "falco" della Fed è stata un vero colpo per i detrattori del dollaro USA. Tuttavia, mentre lo yen è sceso ai livelli minimi da febbraio e la sterlina da maggio, l'euro ha resistito all'urto.
La diminuzione della probabilità di un allentamento della politica monetaria a dicembre ha momentaneamente portato l'EUR/USD a scendere sotto 1,15, ma i "tori" si aggrappano a questo importante livello con tutte le forze. E dove potrebbero ritirarsi? La coppia valutaria principale rischia di chiudere in rosso per la sesta sessione di trading consecutiva. Non è forse giunto il momento di riprendersi?
Dinamica dei tassi della Fed e probabilità di una loro variazione
La fine di novembre sarà caratterizzata dal rilascio di dati che suscitano poco interesse. Ad esempio, quale rilevanza hanno le vendite al dettaglio di settembre o gli ordini di beni durevoli, se la Fed non ha intenzione di abbassare i tassi alla fine dell'anno? Solo le statistiche sul mercato del lavoro per novembre, programmate per il 16 dicembre, avranno importanza, ma solo per la riunione di gennaio del FOMC. Le probabilità di un'espansione monetaria in quella riunione sono stimate al 70%.
La coppia EUR/USD continua a orientarsi in base ai segnali del mercato azionario, ma anche in questo caso si può facilmente incorrere in errori. L'aumento della sfiducia nei confronti del dollaro USA a causa dell'incertezza della politica della Casa Bianca ha privato il greenback del suo status di rifugio sicuro. Di conseguenza, spesso si comporta come un'asset rischioso e cala insieme all'S&P 500. Ma non sempre. I ricordi non si dimenticano facilmente.
A livello tecnico, sul grafico giornaliero dell'EUR/USD c'è un'alta probabilità che si formi una combinazione di modelli di inversione 1-2-3 e Three little indians durante il ritracciamento. Di conseguenza, aumenta la possibilità di esaurimento del movimento correttivo. Ha senso aprire posizioni long dal limite inferiore del range del fair value 1,1535-1,166.
