Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell si comporta come un cacciatore esperto nella giungla finanziaria! Avanza con cautela, cercando di individuare la strada giusta da seguire per decidere se abbassare o meno i tassi. E il mondo intero, con il fiato sospeso, lo osserva!
Nel suo atteso discorso all'assemblea annuale della Fed a Jackson Hole, Powell ha osservato che le condizioni attuali “potrebbero giustificare” una riduzione dei tassi di interesse.
Il capo dell'autorità di regolamentazione ha anche sottolineato i “cambiamenti radicali” nella politica fiscale, commerciale e migratoria degli Stati Uniti. “A seguito di tali cambiamenti, l'equilibrio dei rischi si sta spostando tra i due obiettivi della Fed: la piena occupazione e la stabilità dei prezzi”, ha aggiunto Powell.
Il presidente della Fed ha sottolineato che il mercato del lavoro negli Stati Uniti “rimane in buone condizioni e l'economia mostra segni di stabilità”. Tuttavia, i dazi introdotti dal presidente americano Donald Trump creano il rischio di un nuovo aumento dell'inflazione. La Fed sta cercando di evitare che questo scenario si verifichi.
Powell ha inoltre sottolineato l'importanza dell'indipendenza della Fed, senza però toccare il tema delle richieste della Casa Bianca di abbassamento dei tassi. Tuttavia, il mercato ha avuto un brivido. I vaghi accenni a una possibile riduzione dei tassi di interesse sono stati sufficienti a provocare un forte aumento delle azioni e un calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro. L'indice Dow Jones è salito di oltre 600 punti, stabilendo un nuovo record.
