La Banca centrale europea è riuscita a eseguire un atterraggio morbido per l'economia, un risultato che molti consideravano più un mito che una realtà. L'inflazione è tornata al livello previsto, la disoccupazione rimane ai minimi storici e la crescita economica si è stabilizzata. Nei libri di testo questo viene descritto come un lieto fine, ma in realtà la reazione del mercato è stata limitata.
Ricordiamo com'è inziata: l'inflazione nell'eurozona ha raggiunto un picco del 10,6% nell'ottobre 2022, quando la BCE apparentemente si ricordò di avere ancora a disposizione il tasso di interesse di riferimento. Nei 15 mesi successivi, il tasso venne aumentato di 450 punti base, ponendo così fine a un esperimento di otto anni con tassi negativi che, per tutta la sua durata, è sembrato un rischioso numero da circo senza rete di sicurezza. Poi, già nel giugno 2024, l'Europa ha preso l'iniziativa e ha iniziato a tagliare i tassi mentre gli altri aspettavano. Oggi il tasso sui depositi è al 2%. In teoria, l'equilibrio è quasi perfetto. In pratica, questo non ha impressionato nessuno.
L'inflazione è rimasta rigorosamente entro l'intervallo previsto per quattro mesi, la recessione non è arrivata e l'occupazione è stabile. Christine Lagarde si è persino concessa una battuta: “L'inflazione è tornata al livello previsto e l'economia non ha subito alcun contraccolpo”.
Anche il mercato del lavoro sta tenendo bene. La disoccupazione nell'eurozona è appena al 6,3% e anche Francia, Italia e Spagna hanno mostrato segni di miglioramento. Nel secondo trimestre, il PIL è cresciuto dello 0,1% su base trimestrale e dell'1,4% su base annua, mostrando un risultato piuttosto buono. Certo, la Germania sta ancora vivendo una recessione, ma il blocco mantiene l'equilibrio.
I mercati azionari sono in crescita, il tasso di cambio euro/dollaro è ai massimi livelli degli ultimi quattro anni e, a differenza del Regno Unito, della Svezia o del Canada, è riuscito a sfuggire al consueto schema di inasprimento aggressivo che porta alla recessione. Anche i salari reali hanno registrato una ripresa, e tutto questo senza innescare una pericolosa spirale inflazionistica.
Eppure, il pubblico rimane indifferente. Nei mercati finanziari, i disastri vendono meglio dei lieti fini. Il dramma eclissa la resilienza statistica. Tuttavia, BCA Research ci ricorda che lo spazio per un ulteriore allentamento è limitato, quindi l'equilibrio di potere sta cambiando.
Storicamente, gli atterraggi morbidi sono un evento raro. L'esempio più comune è il ciclo della Fed del 1994, anche se persino quello fu oggetto di dibattito. Ora, la BCE è riuscita a realizzarne uno davvero riuscito, ma, per qualche motivo, nessuno corre ad applaudire.
FX.co ★ La BCE realizza un soft landing da manuale, ma i mercati rimangono poco impressionati
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