Si sta creando una situazione interessante sul mercato globale dell'elettronica! L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando l'introduzione di dazi sui dispositivi elettronici in base al numero di chip in essi contenuti. Secondo gli analisti dell'agenzia Reuters, in questo modo le autorità americane cercano di attirare il maggior numero possibile di produttori negli Stati Uniti.
Al momento, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sta valutando un piano che prevede l'introduzione di una tariffa sulle importazioni di dispositivi elettronici pari a una percentuale del valore stimato dei chip. Questo progetto è uno dei tanti che la Casa Bianca sta valutando per migliorare la produzione interna di chip. Secondo gli analisti del Wall Street Journal, l'amministrazione Trump potrebbe obbligare i produttori di chip a fabbricare in America la stessa quantità di prodotti che viene importata dall'estero.
All'inizio di quest'anno, il leader americano ha annunciato la sua intenzione di introdurre un dazio del 100% su tutte le importazioni di semiconduttori, anche se le aziende con capacità produttive negli Stati Uniti ne saranno esentate. La misura, tuttavia, non è ancora entrata in vigore.
Inoltre, il capo della Casa Bianca ha più volte espresso preoccupazione per la sicurezza nazionale a causa della dipendenza dell'America dai chip stranieri. In precedenza, la Casa Bianca aveva acquisito una quota del 10% nella società Intel per promuovere lo sviluppo della produzione americana di chip.
Gli esperti comunque dubitano che le iniziative di Trump contribuiranno ad aumentare in modo significativo la produzione di chip negli Stati Uniti. I dazi sui dispositivi elettronici più diffusi potrebbero anzi aumentarne il costo. “Non è da escludere che i chip di produzione americana risultino molto più costosi rispetto ai loro omologhi stranieri”, aggiungono gli esperti.
Allo stesso tempo, le minacce di Trump di introdurre dazi doganali hanno spinto diverse grandi aziende tecnologiche a impegnarsi a produrre di più negli Stati Uniti. In questo contesto, TSMC, il più grande produttore mondiale di chip, si è impegnato a investire 165 miliardi di dollari nelle sue attività americane. Altre società hanno seguito l'esempio: il gigante tecnologico Apple si è impegnato a investire 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni, mentre Microsoft prevede di spendere 80 miliardi di dollari in infrastrutture. Oltre il 50% di questa somma sarà destinato agli Stati Uniti.
FX.co ★ Trump è pronto a introdurre dazi sui prodotti elettronici, ma non dimenticherà i chip!
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