Mancanza di dati? Non è un problema. Quando la Fed ha già un'opinione, le statistiche sono solo un contorno.
Gli analisti di Morgan Stanley ne sono certi: anche se il governo degli Stati Uniti continuerà a tacere, l'autorità di regolamentazione farà comunque ciò che ha deciso di fare, ovvero abbassare i tassi. E non perché qualcuno alla Fed abbia il dono della profezia, ma perché ormai non ci sono più dubbi: il mercato del lavoro è stanco, l'inflazione è in calo e gli investitori hanno già i nervi a fior di pelle.
La terza settimana di shutdown ha trasformato l'economia americana in una zona cieca. I dati sull'occupazione e sui prezzi sono stati rinviati, i rapporti sono in sospeso e gli analisti non hanno i loro grafici abituali: sembra di essere in un'economia "al tatto". Ma Michael Gapen e il suo team di Morgan Stanley sono convinti che ciò sia più che sufficiente per capire che la Fed ha esagerato con la rigidità.
“La mancanza di dati non ostacola la Fed”, scrivono. “Il regolatore ha già capito che la politica è diventata eccessivamente restrittiva”.
Traducendo dal linguaggio economico: non occorre attendere nuovi dati per riconoscere che il freno è stato premuto con troppa forza.
La Fed ha già abbassato il tasso di 25 punti base a settembre, fingendo che tutto fosse sotto controllo. Ora il mercato prevede lo stesso per ottobre e dicembre: secondo i dati del CME FedWatch, la certezza è quasi totale: “nessuno ha visto, ma tutti credono”.
Nel frattempo, Washington continua a litigare. Il Congresso non riesce a trovare un accordo sul finanziamento e lo shutdown è diventato la nuova routine. Il Ministero delle Finanze stima le perdite in 15 miliardi di dollari a settimana: è più o meno questo il costo dell'ostinazione politica.
Morgan Stanley avverte garbatamente gli investitori di “prepararsi” a uno stallo prolungato. Che tradotto dal linguaggio analitico, significa: dimenticatevi il “presto”.
Repubblicani e democratici giocano a poker politico con i soldi dei contribuenti, mentre la Fed cerca di fingere che tutto ciò non le impedisca di “valutare il bilancio dei rischi”.
Mentre alcuni discutono di bilancio, altri aspettano un nuovo taglio dei tassi.
L'ironia è che la Fed sembra ora il giocatore più determinato a Washington, semplicemente perché tutti gli altri hanno esaurito le argomentazioni.
