I futures sugli indici americani domenica sera sono cresciuti sulla scia delle notizie secondo cui il Congresso sarebbe vicino a un accordo per porre fine al più lungo shutdown della storia degli Stati Uniti.
Dopo una settimana difficile, in cui il settore tecnologico ha trascinato il mercato al ribasso, gli investitori sembrano aver deciso di concedersi un po' di moderato ottimismo.
Alle 04:32 ora italiana, i futures sull'S&P 500 hanno guadagnato lo 0,4% a 6.782 punti, il Nasdaq 100 lo 0,6% a 25.314 e il Dow Jones lo 0,3% a 47.230 punti.
La crescita è modesta, ma dopo una settimana di svendite è già un risultato.
Il Senato è pronto a tenere una votazione di prova sul disegno di legge sul finanziamento, il quale dovrebbe prolungare l'attività del governo fino al 30 gennaio. I media sostengono che i democratici garantiranno un sostegno sufficiente alla sua approvazione.
Lo shutdown dura ormai da 40 giorni ed è il più lungo nella storia degli Stati Uniti. A causa delle divergenze sui sussidi sanitari, migliaia di dipendenti federali rimangono senza lavoro, i dati economici chiave escono in ritardo e gli aeroporti e i servizi pubblici funzionano con difficoltà.
Gli investitori sperano che il compromesso riduca la pressione politica e chiarisca le prospettive economiche, soprattutto alla luce dei crescenti timori per i tassi di crescita e per l'occupazione.
L'aumento dei futures ha coinciso anche con i tentativi del mercato di stabilizzarsi dopo le forti perdite: la scorsa settimana l'S&P 500 è sceso dell'1,6%, il Nasdaq del 3% e il Dow del 1,2%.
Le vendite nel settore tecnologico si sono intensificate dopo gli avvertimenti sul surriscaldamento dell'intelligenza artificiale. Le azioni di Nvidia sono scese del 7%, mentre Apple e Microsoft hanno subito forti pressioni.
In tale contesto, gli operatori continuano a discutere della prossima mossa della Fed. Secondo i dati di CME FedWatch, la probabilità di un taglio dei tassi a dicembre è stimata al 62%, mentre quella di una pausa è all'incirca al 38%.
Mentre il Congresso discute sul finanziamento, il mercato discute con la realtà. Qualsiasi accenno di compromesso viene percepito come un motivo di crescita, anche se appena dello 0,4%.
