L'uomo propone e Dio dispone. È improbabile che la BCE avesse previsto che l'aumento del tasso di deposito al 4% avrebbe provocato una reazione così violenta dai mercati! Invece di crescere, l'euro è crollato bruscamente. La valuta regionale è pronta a registrare la serie di perdite settimanali più lunga dalla sua creazione. Tutto perché gli investitori hanno interpretato il discorso di Christine Lagarde come un segnale di fine del ciclo di restrizione monetaria e hanno iniziato a vendere EUR/USD.
La BCE è insoddisfatta. E non solo una volta. Non solo l'euro è sceso, ma nel mercato Forex si è iniziato a discutere attivamente la riduzione del tasso di deposito. I derivati prevedono un calo repentino fino al 3,75% nel 2024, 75 punti base al di sotto del livello attuale. Le aspettative di espansione monetaria stanno contribuendo alla diminuzione dei rendimenti dei titoli europei, al calo delle quotazioni EUR/USD e all'allentamento delle condizioni finanziarie. La BCE, d'altra parte, ha bisogno di rafforzarle per combattere efficacemente l'inflazione. Non sorprende che Christine Lagarde abbia dichiarato durante la conferenza stampa e un giorno dopo che la questione del costo del finanziamento non è stata discussa durante la riunione del Consiglio direttivo di settembre.
Dinamica delle aspettative di mercato per il tasso di deposito della BCE
Ovviamente, il motivo delle discussioni è stato fornito dalla BCE stessa, che ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL dell'eurozona per il 2023-2024. Anche se queste previsioni non prevedono una recessione, il mercato non ha creduto alla Banca centrale. La fiducia in un indebolimento della politica monetaria è legata alle aspettative di una recessione. Alcune banche prevedono addirittura che il primo calo del costo del finanziamento avverrà già a giugno.
Il regolatore europeo è caduto in una trappola di stagflazione, una combinazione di prezzi elevati e crescita economica debole. Ha ritenuto necessario inviare un segnale di fine del ciclo di restrizione monetaria ed è stato sconfitto. Sospetto che la Fed terrà conto della sua triste esperienza e preferirà non dire che il livello attuale del tasso di interesse federale è sufficiente per ridurre l'inflazione al target del 2%. Se sarà così, il calo dell'EUR/USD rischia di continuare. Resta da vedere fino a dove potrà scendere la principale coppia valutaria.
Previsioni delle grandi banche sul tasso di deposito della BCE
HSBC ritiene che l'euro scenderà a 1,02$ entro la fine del 2023, mentre Capital Economics parla addirittura di un ritorno alla parità. La divergenza è così grande a causa delle differenze nella crescita economica, del significativo ruolo dell'eccezionalità americana e della convinzione degli investitori che il ciclo di restrizione monetaria della BCE sia giunto al termine.
Al momento non è chiaro cosa potrebbe spingere EUR/USD in una correzione. La Fed non userà retorica "colomba" per allentare le condizioni finanziarie, e l'attività economica nell'eurozona difficilmente migliorerà in modo significativo per giustificare un pullback. Forse l'euro troverà forza nelle notizie dalla Cina, ma è ancora presto per dirlo.
Dal punto di vista tecnico, il grafico settimanale dell'EUR/USD sta seguendo le aspettative. Prima di tornare in crescita, la coppia deve raggiungere i target del modello "Tre Indiani" nell'area di 1,0485-1,057. Ci stiamo preparando a prendere profitto dalle posizioni corte precedentemente aperte e a passare agli acquisti dell'euro dalla zona di convergenza.
