Il mercato azionario statunitense continua a muoversi al rialzo, ma gli indici sono vicini a livelli chiave che potrebbero portare a prese di profitto. La settimana si è conclusa in una situazione di incertezza: lo S&P 500 ha chiuso invariato, il Nasdaq è salito dello 0,4% e il Dow Jones ha perso 165 punti.
La principale causa dell'aumento della volatilità è stata la debolezza delle vendite al dettaglio, che a gennaio sono diminuite dello 0,9%, registrando il calo più marcato dell'anno.
Questo ha sollevato preoccupazioni sullo stato della spesa dei consumatori, considerata un fattore chiave per la crescita economica degli Stati Uniti.
Nonostante ciò, il mercato è rimasto nel complesso stabile, mentre gli investitori hanno assimilato i recenti sviluppi politici, tra cui i nuovi piani tariffari di Trump e i suoi tentativi di negoziazione diplomatica sulla situazione in Ucraina.
Wall Street ha reagito positivamente al rinvio delle tariffe reciproche, il che ha consentito agli indici di chiudere la settimana con un solido rialzo: lo S&P 500 ha guadagnato 1%, il Dow Jones è salito dello 0,3%, mentre il Nasdaq è aumentato dell'1,7%.
Il settore tecnologico continua a guidare la crescita: Airbnb ha registrato un incremento del 14,4% grazie a un solido report sugli utili. GameStop è salita del 2,6%, trainata da nuove speculazioni su Bitcoin. Moderna, nonostante una perdita superiore alle attese, è avanzata del 3,3%. Eli Lilly, invece, ha perso il 3%, riflettendo la delusione degli investitori.
Inizio della settimana: ottimismo cauto e attenzione alla Fed
La nuova settimana si apre con un rialzo moderato, ma il mercato rimane in attesa di segnali più chiari. I riflettori sono puntati sulla pubblicazione dei verbali del FOMC, che potrebbero offrire indizi sulla futura politica della Federal Reserve.
Inoltre, sono previsti discorsi di diversi rappresentanti della Fed, che potrebbero chiarire le prospettive sui tassi di interesse.
Anche i dati sul mercato immobiliare statunitense saranno sotto osservazione: permessi di costruzione, nuove costruzioni e vendite di case esistenti forniranno indicazioni sullo stato del settore edilizio, particolarmente sensibile alle variazioni dei tassi di interesse.
Un ulteriore elemento di volatilità potrebbe arrivare dall'indice PMI di S&P Global, che mostrerà se la crescita nei settori manifatturiero e dei servizi sta mantenendo il suo slancio. Se i dati dovessero risultare solidi, ciò potrebbe rafforzare la posizione della Fed a favore del mantenimento dei tassi ai livelli attuali, esercitando pressione sul mercato azionario.
S&P 500: slancio rialzista confermato
L'indice S&P 500 si è stabilizzato sopra il livello chiave di 6100, confermando la solidità del trend rialzista attuale. Se l'indice riuscirà a mantenersi sopra 6120, si creeranno le condizioni per un movimento verso 6150, livello in cui potrebbero iniziare prese di profitto.
In caso di un superamento deciso di 6150, il prossimo obiettivo si troverà tra 6180 e 6200, segnando un nuovo massimo storico.
Il supporto chiave si trova ora a 6100, e una sua rottura potrebbe portare a un ritracciamento verso 6080 e successivamente a 6050. Se il trend ribassista dovesse rafforzarsi, la zona critica di supporto si colloca attorno a 6000, dove passa la media mobile a 50 giorni (SMA 50).
Indicatori:
RSI (14) = 62, indicando un avvicinamento alla zona di ipercomprato, ma senza segnali di inversione imminente.
MACD rimane in zona rialzista, confermando il sentiment positivo del mercato.
SMA 50 è situata intorno a 6000, fungendo da supporto dinamico chiave.
Se l'indice si mantiene sopra 6120, il trend rialzista potrebbe continuare fino a 6150 e oltre. Tuttavia, in caso di pullback sotto 6100, si prospetta una correzione verso 6080 – 6050.
Nasdaq 100: test della soglia 22200
Il Nasdaq 100 prosegue la sua crescita, dimostrando la forza del settore tecnologico. La resistenza più vicina si trova a 22200, e la sua rottura potrebbe aprire la strada a 22500, un nuovo massimo storico. Tuttavia, il mercato mostra già segnali di ipercomprato, suggerendo un possibile ritracciamento, specialmente se gli investitori inizieranno a incassare profitti.
Il supporto principale si trova a 22000, e una sua rottura potrebbe portare a un calo verso 21800, con una correzione più profonda possibile fino a 21600, livello dove transita la SMA 50.
Indicatori:
RSI (14) = 70, segnalando una condizione di ipercomprato e aumentando la probabilità di una correzione.
MACD resta in zona rialzista, ma segnala un possibile rallentamento dello slancio positivo.
SMA 50 è situata a 21600, rappresentando un supporto chiave in caso di ribassi.
L'ipercomprato aumenta il rischio di correzioni a breve termine. Se l'indice supera 22200, la crescita potrebbe proseguire fino a 22500. Tuttavia, un pullback sotto 22000 potrebbe portare a un calo verso 21800 – 21600.