Il tema dei dazi commerciali di Trump continua a pesare sui mercati, costringendo gli investitori a esercitare la massima cautela. Questi ultimi, infatti, non reagiscono adeguatamente nemmeno ai dati economici più chiari, che in altre condizioni avrebbero sicuramente portato a un forte rafforzamento del dollaro americano e a un calo della domanda di asset azionari. Tuttavia, le azioni estremamente confuse del presidente nell'attuazione del suo programma economico, che è direttamente collegato alle tariffe doganali e alle notizie geopolitiche di portata globale – come la telefonata improvvisa tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin – non permettono agli operatori di mercato di agire con decisione.
Dopo la pubblicazione, la scorsa settimana, di dati chiave sull'inflazione dei consumatori e dei produttori negli Stati Uniti, nonché sulle vendite al dettaglio (che, a differenza dell'inflazione, sono diminuite), sui mercati non è accaduto nulla di significativo, e sembra che nel breve termine la situazione rimarrà invariata.
In questo contesto, appare piuttosto strano il crollo quasi verticale dell'indice del dollaro ICE, sceso sotto quota 107,00 punti. Il calo non sembra essere dovuto a motivazioni specifiche legate all'economia statunitense, ma piuttosto all'aumento delle speranze che una possibile pace in Europa possa stimolare la ripresa economica del continente. Inoltre, il recente aumento dell'inflazione nell'Eurozona e nel Regno Unito potrebbe spingere la BCE e la Bank of England a interrompere i tagli dei tassi di interesse.
Tuttavia, a mio avviso, le speranze di una rapida pacificazione dell'Europa potrebbero svanire a causa del continuo supporto militare dell'UE all'Ucraina e della riluttanza dell'élite britannica ad accettare una sconfitta, elementi che potrebbero portare a un'escalation della crisi per motivi di interesse politico. Pertanto, l'attuale rialzo della sterlina e dell'euro potrebbe interrompersi, portando a una nuova fase di ribasso contro il dollaro.
Eventi da monitorare questa settimana.
- Decisione della RBA sulla politica monetaria, con attese di ulteriori tagli dei tassi.
- Discorso del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e pubblicazione del verbale dell'ultima riunione della Fed.
- Dati sull'inflazione dei consumatori nel Regno Unito e in Canada, con previsioni di aumento almeno per il Regno Unito.
Cosa aspettarsi oggi nei mercati?
Ritengo che ci sia una probabilità di un ulteriore indebolimento graduale del dollaro, a meno che Trump non torni a parlare di tariffe e piani doganali, il che potrebbe far riprendere il rafforzamento del biglietto verde. L'incertezza generale supporterà il prezzo dell'oro e potrebbe stimolare un aumento degli indici azionari e delle criptovalute.
Previsioni del giorno:
GOLD
Il prezzo dell'oro ha trovato supporto a 2877,80. I fattori di incertezza legati alla politica di Trump e alle tensioni geopolitiche potrebbero continuare a sostenere il prezzo del metallo prezioso, che potrebbe tentare di testare nuovamente il livello di 2937,75.
USD/JPY
La coppia si mantiene sopra il supporto 151,30 e mostra segnali di ripresa del ribasso, spinta dalle notizie positive sull'economia giapponese e dalla temporanea debolezza del dollaro USA. Una discesa sotto questo livello potrebbe portare il cambio verso 149,50.