La coppia valutaria EUR/USD ha continuato a scambiare in pieno flat e bassa volatilità per tutto il mercoledì. Sono molti gli esperti che sottolineano le ovvie ragioni di questo movimento settimanale. Tuttavia, molti di loro fanno continuo riferimento anche al discorso di Jerome Powell di venerdì, suggerendo che i mercati stiano aspettando solo questo evento per piazzare una scommessa e aprire nuove posizioni. Riteniamo che si tratti di un'opinione del tutto sbagliata.
Negli ultimi sei mesi, ma anche nell'ultimo anno, si ha come l'impressione che tutto ruoti intorno a Powell. Sembra che Donald Trump sia il sovrano del mondo, e Powell il capo del sistema finanziario globale. Tutti parlano costantemente dei tassi della Fed, i mercati sono costantemente in attesa di un allentamento della politica monetaria. Tutti aspettano il prossimo discorso del presidente della Fed, come se il destino del dollaro dipendesse solo da questo.
Giusto per la cronaca, nella prima metà del 2025, la Fed ha mantenuto il tasso al 4,5%. Ovvero, a un livello abbastanza "falco". E il dollaro per tutto questo tempo è tranquillamente calato sia contro i suoi concorrenti principali che nei confronti delle valute minori. Vale a dire, la politica monetaria della Fed e ancor più la retorica di Jerome Powell non hanno avuto alcun impatto sulla valuta statunitense. Perché? Perché la guerra commerciale di Trump era e resta molto più importante.
Andiamo avanti. Jerome Powell e i suoi colleghi, nei loro rapporti, non hanno mai parlato di quei valori di riduzione dei tassi chiave che il mercato si aspettava e continua ad aspettare. In poche parole, le aspettative del mercato per un allentamento della politica monetaria della Fed erano gonfiate nel 2024, e continuano a esserlo nel 2025. Persino ora i trader si aspettano che la Fed salvi il mercato del lavoro abbassando il tasso chiave ad ogni riunione. O che Donald Trump continui a fare pressioni sulla Fed, costringendola a tagliare i tassi come vuole lui. Forse lo farà, ma se lo farà, non sarà prima del 2026, quando Powell si sarà dimesso e Trump avrà cambiato qualche altro indesiderato rappresentante del comitato FOMC.
Dobbiamo ricordare anche il carattere dello stesso Jerome Powell. Oggi il presidente della Fed ha 72 anni. È un uomo molto cauto ed è stato a capo di questa struttura finanziaria fondamentale per il mondo intero dal 2018. Quindi ormai sette anni pieni. Qualcuno veramente pensa che Powell venerdì salirà sul podio e annuncerà apertamente il taglio dei tassi a settembre? Sono naturalmente possibili alcune indicazioni o minimi cambiamenti, quasi impercettibili, nella sua retorica. Ma, come dimostra la pratica, il mercato spesso inventa qualcosa che in realtà non c'è.
Riteniamo dunque che Powell venerdì non sorprenderà in alcun modo i mercati. Il suo discorso sarà quanto più insipido e prudente possibile. Davanti ci sono un'altra relazione sull'inflazione e un bel pacchetto di rapporti sul mercato del lavoro. Perché Powell dovrebbe affrettarsi a fare promesse o anche solo a dare indizi? E in ogni caso, il suo intervento a Jackson Hall avrà luogo stasera. Anche se contenesse informazioni inaspettate, chi avrà voglia di aprire posizioni sul mercato prima del fine settimana? Pertanto, per noi, il discorso di Powell è solo un evento interessante, che non deve essere trascurato, ma nemmeno utilizzato per lavorare.
La volatilità media della coppia EUR/USD negli ultimi 5 giorni di negoziazione, al 21 agosto, è di 63 punti e si caratterizza come "media". Per giovedì ci aspettiamo un movimento della coppia tra i livelli 1,1597 e 1,1723. Il canale superiore di regressione lineare è orientato verso l'alto, il che indica ancora una tendenza rialzista. L'indicatore CCI è entrato nell'area di ipervenduto tre volte, un avvertimento della ripresa della tendenza al rialzo.
Livelli di sostegno più vicini:
S1 – 1,1658
S2 – 1,1597
S3 – 1,1536
Livelli di resistenza più vicini:
R1 – 1,1719
R2 – 1,1780
R3 – 1,1841
Raccomandazioni di trading:
La coppia EUR/USD può riprendere la tendenza al rialzo. Sulla valuta americana è ancora forte l'impatto della politica di Donald Trump, che non ha intenzione di "fermarsi qui". Il dollaro è cresciuto quanto ha potuto, ma ora sembra giunto il momento per un nuovo ciclo di prolungata caduta. Con il prezzo al di sotto della media mobile, si possono considerare piccoli short con obiettivi a 1,1597 e 1,1536. Al di sopra della media mobile, le posizioni lunghe con obiettivi a 1,1719 e 1,1780 rimangono rilevanti per il proseguimento della tendenza. Negli ultimi giorni, sul mercato si osserva un perfetto movimento laterale.
Spiegazione delle illustrazioni:
I canali di regressione lineare aiutano a determinare la tendenza corrente. Se vanno entrambi in una direzione, significa che al momento la tendenza è forte;
La linea della media mobile (impostazioni 20,0, Smoothed) determina la tendenza a breve termine e la direzione in cui è necessario effettuare il trading;
Livelli Murray – livelli target per movimenti e correzioni;
Livelli di volatilità (linee rosse) - probabile canale dei prezzi in cui la coppia trascorrerà i giorni successivi, sulla base degli indicatori di volatilità correnti;
Indicatore CCI – il suo ingresso nell'area di ipervenduto (inferiore a -250) o nell'area di ipercomprato (superiore a +250) significa che si sta avvicinando l'inversione di tendenza in direzione opposta.